1. Il mio primo uomo


    Data: 16/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: encolpio, Fonte: RaccontiMilu

    Era l�ultimo anno del liceo e la maturità si avvicinava.Finita la scuola Giorgio, mio amico e compagno di classe, ed io decidiamo di andare a casa sua sul lago, non lontano dalla nostra città, per prepararci agli esami senza le distrazioni della vita cittadina.Arriviamo una sera sul tardi, l�indomani si studia, quindi andiamo subito a letto, la casa non è molto grande e Giorgio preferisce non utilizzare la stanza dei genitori, per cui dividiamo la sua dove è presente un letto matrimoniale.La mattina seguente ci svegliamo presto e dopo la colazione ci mettiamo subito a studiare: non abbiamo tempo e soprattuto voglia di farci una doccia e vestirci, quindi rimaniamo con il �pigiama� in realtà per entrambi una maglietta vecchia ed un paio di boxer.Il caldo soffocante del mese di luglio non ci da pace e i libri non aiutano a distrarci dall�afa.Decido di combattere in vano il caldo togliendo la maglietta e rimanendo solo in boxer.Giorgio immerso nella lettura, alza lo sguardo distratto dai miei movimenti, mi guarda un po� imbarazzato e riabbassa lo sguardo.Non ci faccio quasi caso.Dopo poco però Giorgio si alza e scusandosi con una mezza parola mangiata va verso la zona notte dove si trova la nostra stanza.Questa volta alzo ioli sguardo le lo seguo mentre esce dal salotto.Passa qualche minuto e il mio compagno non è ancora tornato, non è andato verso il bagno, quindi mi domando cosa stia facendo.Faccio per raggiungerlo in camera, la cui porta trovo socchiusa.Apro la porta: � ...
    ... Giorgio cos��Rimango impietrito: Giorgio alza lo sguardo sorpreso verso di me ancora con il pene eretto in mano, diventa paonazzo, così imbarazzato da non avere il riflesso spontaneo di coprirsi, impietrito dalla paura.Io non sono da meno. Rimango lì a guardarlo con la maniglia della porta in mano.Passano alcuni lenti ed inesorabili secondi prima che io riesca a reagire e a chiudere la porta scusandomi.Rimango ancora basito, sempre con la maniglia della porta ormai chiusa in mano fuori dalla stanza: riguardo l�immagine mentale della scena con stupore misto ad una piacevole sensazione.Non so se fare finta di niente o scherzare sul accaduto per sdrammatizzare.Nel frattempo Giorgio esce dalla porta. Lo guardo, lui sembra stia cercando le parole per giustificare in qualche modo quello che l�ho sorpreso a fare.Gli vengo in aiuto con una battuta: � Sapevo di farti un certo effetto..però contieniti! �Il suo sguardo cambia, un�espressione mai vista in lui: � Beh..Non è facile sai..Con un corpo così..�Non capisco se scherza o fa sul serio, il tono era incerto.Gli do� corda: � Vuoi che posi? almeno finisci! �La sua voce diventa ancora più seria: � No��E poi ammiccando: � Piuttosto perché non mi dai una mano? �A questa rimango di sasso. Sono abbastanza certo che fosse serio e il silenzio che la frase lascia mi impietrisce.Sento la sua mano prendere la mia e trascinarmi dall�uscio alla stanza e poi al letto.La mia non reazione viene interpretata come un assenso o comunque Giorgio approfitta ...
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