1. Puttana in Trasferta: Piccole Donne Crescono


    Data: 16/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V.

    Il capitano Castaldi ci vieta di tornare a Santa Lucia dopo il casino che abbiamo combinato a Marechiaro. Ci consiglia di rimanere al largo per il resto della notte, poi a metà mattina ci dice di fare rotta a ovest per Nisida. Non è un problema per noi: io ho l’opportunità di coccolare Eva nel lettone per farle dimenticare la brutta avventura del giorno prima, e poi ci godiamo il sole autunnale in mezzo al Golfo. Nisida è un porto sicuro: è una piccola base di supporto della NATO, parte del vecchio comando di Bagnoli, in procinto di traslocare a Lago Patria., ed è sorvegliato da personale militare. Un tempo era un’isola, ma ora è collegata alla terraferma con una strada che corre sulla diga frangiflutti che delimita il porto dove sono ormeggiate imbarcazioni militari e civili un po’ di tutti i tipi, ma tutte un po’ speciali, come la nostra. Passiamo qualche giorno all’ormeggio a Nisida, aspettando che si calmino le acque. Il nostro intervento un po’ sopra le righe e il massacro alla Villa che ne è seguito, hanno apparentemente portato alla conclusione improvvisa della guerra di camorra della famiglia Sposito. I numerosi seguaci di don Pasquale sparsi in città, alla notizia della morte del loro capo, sono passati in larga parte nelle file della banda di don Antonio, mentre gli altri, irriducibili o troppo compromessi, si sono sbandati e sono passati al servizio di altri clan della zona. In realtà, il massacro è rimasto segreto, perché nessuno ne ha avuto sentore e nessuno ...
    ... ha sporto denuncia: se non fosse per il nostro rapporto all’Agenzia, neanche le Autorità ne sarebbero a conoscenza. Anna e Antonio, il giorno successivo alla sparatoria, sono semplicemente tornati in Villa, ne hanno preso possesso e l’hanno ripulita. Tanto, la struttura appartiene a don Gennaro, che non si muove da Capri, è abusiva e ufficialmente non esiste neanche. Ci riferiscono che, se Antonio e sua sorella adesso sembrano avere il controllo degli affari del clan sulla terraferma, il silenzio del vecchio patriarca da Capri è assordante. Difficilmente il vecchio è rimasto contento della fine precoce del nipote, e ancor meno delle circostanza della sua dipartita. L’accusa di perversione e omosessualità implicita nelle foto circolate in rete ha pesantemente nuociuto al prestigio della famiglia, e anche il fatto che Antonio e Anna si siano ribellati, oltre che al fratello pederasta, anche alla volontà del nonno, contribuiscono al malumore di don Gennaro. Così, siccome non si sente niente da Capri, i fratelli Sposito gestiscono gli affari di famiglia senza opposizione, ma la città aspetta di sentire cosa ne pensa il patriarca… E se a lui lo stato delle cose dovesse non garbare, le cose si farebbero pericolose per Antonio e Anna: i loro uomini probabilmente diserterebbero in massa e loro due potrebbero trovarsi a lottare per la sopravvivenza. Per ora però sembra che le cose vadano bene. Il capitano Castaldi viene a trovarci a bordo e ci dice che in città il tasso di violenza è ...
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