LA FATA DI FERRO
Data: 16/09/2019,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: giessestory
... -Liberandosi la bocca bagnata di saliva, Alba promise con tutta l’anima:- Non dirò mai niente a nessuno di quello che accade tra di noi ... qui. Te lo giuro! –La fata abbassò lo sguardo e le loro labbra si incontrarono. Le sue erano carnose e pronunciate e si schiusero alla curiosità della fanciulla.Lei non sapeva bene come fare, ma il contatto fu inebriante. Un attimo dopo si ritrovò con la lingua di fronte a un succo oleoso e trasparente ... era la saliva della donna. Passando da una bocca all’altra il liquido si abbassava di temperatura, portando una freschezza sconosciuta e nuova sulla sua lingua.Non credeva di resistere a quel sapore senza svenire, ma si fece forza.Dopo la saliva, più dolce del miele, arrivò la punta della lingua … nooo, non riusciva a credere che tutto questo stesse veramente succedendo.Quella penetrazione tra le labbra era la cosa più intima e segreta che le fosse mai capitata.Quando le due lingue si catturarono, Alba voleva piangere per l’emozione … non poteva sapere che quello era solo l’inizio.Parte seconda- Sto tanto bene con te, mi piace toccarti tutta e desidero da tanto che anche tu mi accarezzi. – disse Nicòle.- Sei certa di volerlo? Desideri un contatto più intimo? – disse Flora, mentre erano abbracciate con le guance che si sfioravano.- Si … lo desidero da mesi ... voglio che mi tocchi anche tu! – poi aggiunse sussurrando – Lo so bene che mia madre non accetterebbe tutto questo, ma io non dirò mai niente. Io voglio essere solamente tua. ...
... -Flora sorrise e si lasciò finalmente andare, come se si fosse finalmente sciolta da un legaccio che ne inibiva le emozioni. Finalmente era ora di raccogliere i frutti dei suoi maneggi e della sua tenacia.La baciò ancora sulle labbra con complicità … e le sue mani iniziarono a muoversi.Scivolarono sotto il grosso maglione e le cercarono le spalle e si saziarono di tutto il copro della giovane … dalle spalle scesero sui fianchi. Poi da sopra le calze scese alle natiche. Conobbe le sue gambe, per poi risalire, strisciando il polso sulla passera pelosa della ragazza, ma senza soggiornarvi ... almeno per il momento.Al contrario le carezze proseguirono di nuovo verso l'alto, rientrando sotto la maglia e raggiungendo i piccoli seni appuntiti e durissimi.Arrivata all’aureola rosa si fermarono e Flora la fissò con un sorriso di sfida … aspettava un permesso che non le fu negato.Allora sapientemente seppe pressare e tirare quei seni acerbi. Li circondava e li massaggiava, dopo averla baciata ancora; si diresse con la bocca sulla maglia, offrendo i capezzoli alla voracità delle sue labbra.L’alito tiepido oltrepassava la lana, inondando la ragazza con un calore del tutto nuovo e inebriante.Ma poi l’eccitazione della fanciulla divenne sogno. Quando con movimenti voluttuosi Flora fece scivolare verso l’alto la maglia e la canottiera leggera, il contatto delle sue labbra avvenne direttamente sui piccoli bottoncini rosa diventanti duri come la madreperla.La punta calda della sua lingua sbatteva ...