1. Storie in famiglia 4


    Data: 16/09/2019, Categorie: Tabù Autore: sukh1122, Fonte: xHamster

    È intenta a sbottonare la camicia di suo figlio e con la coda dell’occhio vede la suocera allontanarsi insieme al nipote in direzione della stanza da letto. Cosa avrebbero fatto i due una volta chiusosi dentro è facilmente immaginabile ma a lei non interessa. Importa, invece, quello che si accinge a fare lei. Avrebbe amato Erick. Di li a qualche minuto suo figlio l’avrebbe posseduta. Il solo pensarlo la eccita al punto da farla bagnare fra le cosce. La camicia è completamente sbottonata. Gliela fa sfilare. Il torace nudo del ragazzo e ben visibile. È liscio. Non vi è ombra di peli. Lei lo accarezza con delicatezza facendo scorrere sul petto del ragazzo i polpastrelli delle sue dita. “Dai. Non stare lì come una mummia. Toccami anche tu. Si vede lontano un miglio che desideri toccarmi. Sono qui per questo. Voglio, desidero che tu faccia scorrere le tue mani sul mio corpo.” “Sei mia madre.” “Sono anche una donna. E qui ora, davanti a te, c’è una donna desiderosa di essere amata. Quindi niente moralismi.” La donna si avvicina al figlio quel tanto che basta a schiacciare le sue mammelle contro il torace del figlio il quale sentendo la pressione dei turgidi capezzoli contro il suo petto ha un sobbalzo. “Mamma?” “Si?” “Hai un seno favoloso. È duro e i tuoi capezzoli sono due bulloni. Sembrano voler perforarmi il petto.” “Ti piacciono?” “Sì. Non ho mai viste mammelle cosi belle.” “Sono tue. Vieni andiamo sul divano. Staremo più comodi.” La madre gli prende una mano e insieme si ...
    ... dirigono verso il divano. “Spogliati. Togliti i pantaloni e gli slip. Voglio vedere come sei fatto.” Erick sotto lo sguardo arrapato della madre si sfila i pantaloni e toglie anche gli slip. Il pudore lo porta a coprire il pene con le mani. Janet sorride. Si siede sul divano e prendendo una mano del figlio lo attira a se. Quando gli è vicino prende l’altra mano che ancora copre il pene e la tira via. Il cazzo di Erick si libra nell’aria come un uccello che ha acquistato la sua libertà. La madre lo guarda compiaciuta. “È come l’ho immaginato. Bello, lungo e grosso.” Allunga le mani e le porta sulle natiche del figlio. Il cazzo di Erick giunge in contatto con la bocca della madre. La donna avvicina le labbra al glande e gli da uno schioccante bacio. Erick geme. “Mammaaaaaa.” Janet tira fuori la lingua e lo lecca. “Hai un buon sapore.” La lingua di Janet scorre sulla superficie della grossa asta di carne. Scende giù fino a raggiungere i testicoli. Apre la bocca e la borsa scrotale sparisce al suo interno. Le labbra si chiudono intorno ai testicoli. La lingua vibra sulla grinzosa pelle. Li succhia. Erick non riesce a trattenere un lungo nitrito. “iiihihih Mamma mi fai morire” La donna continua a succhiare i testicoli gonfi di ormoni impazziti. “Mamma non ce la faccio più. Sto per venire”. Janet smette di succhiare le palle e, veloce, porta la bocca sul glande. Lo avvolge con le labbra e aspetta. Uno, due secondi e dalla uretra vengono eruttati potenti ed abbondanti fiotti di denso ...
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