Albicocche
Data: 30/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: pollo_ollop, Fonte: EroticiRacconti
... “tocca a me salire” Ti guardo dubbioso, strano, lo fai fare sempre a me… va beh per me è uguale. Quando sali sulla scala mi rendo conto che non è uguale proprio per nulla. Da sotto ho una vista perfetta delle tue bellissime gambe e del tuo culo, non solo, quando ti sporgi riesco a vedere perfino la pancia ed il seno. Così è davvero troppo. Appoggio il cestino per terra e ti vengo dietro. Resto un attimo a contemplare lo spettacolo, poi infilo direttamente la faccia tra le tue chiappe. Ti blocco i fianchi e strofino il mio naso nel mezzo di quei due globi di carne. Aspiro il tuo odore, poi ti do un morso su una chiappa, prendo l’elastico delle mutande e te lo strattono giù. “aiha fai piano!” “piano?! Non ci penso neppure!” Ti allargo le chiappe e lecco, lecco dove arrivo, prima sul buchino, poi ti chini un poco e mi fai arrivare alle labbra e al clitoride. Quanto mi piace il tuo succo, così dolce e profumato, altro che la frutta! “Scendi!” Mi calo i calzoni e le mutande mentre tu scendi lentamente dalla scala un po’ impedita nei movimenti dalle mutande a metà coscia. Ti appoggi alla scala e sporgi il culo indietro. Non perdo tempo, mi aggrappo ai tuoi fianchi ed entro dentro di te. Sospiri, restiamo fermi qualche secondo, poi ...
... iniziamo a muoverci uno contro l’altro, sempre più veloce. Siamo due animali che vogliono godere e basta, sempre più forte. Il movimento scuote l’albero e la frutta ci cade addosso, stanno grandinando albicocche. Ridiamo mentre spingo sempre più forte. Non resisto più, ti do due ultime botte, ed esplodo dentro di te, tenendomi ben stretto ai tuoi fianchi. Mi stritoli con i tuoi muscoli interni, poi piano piano ti sfili, mi sorridi poi ti chini per pulirmi con la bocca. Cavolo sei uno spettacolo, ti accarezzo la testa, mi sta tornando duro. Mi sorridi mi dai un bacio con lo schiocco sulla cappella e ti rialzi. “sbrighiamoci a raccogliere la frutta prima che ci vengano a cercare!” Come al solito hai ragione tu, raccogliamo la frutta che abbiamo fatto cadere a terra, ridendo. “certo che così si fa molto prima a raccogliere le albicocche!” “si ed è anche più divertente!!” Raccogliamo fin troppa frutta per noi, ma non la possiamo lasciare a terra. Mentre raccogliamo i cestini per tornare alla casa io ti guardo con desiderio. Te ne accorgi e mi sorridi. “dai adesso andiamo dai miei, poi a casa…” “a fare la marmellata?!” “si… può darsi…anche” Ti incammini e io come al solito mi ritrovo a seguire il movimento ipnotico dei tuoi fianchi.