La cabina
Data: 17/09/2019,
Categorie:
Voyeur
Comici
Autore: ululiulula, Fonte: xHamster
Ieri sono andato a trovare Willy in Liguria, spiaggia di ponente, molto a ponente. Una gran bella giornata. mare, spiaggia, mangiare, bere ridere e scherzare sulle cazzate che abbiamo fatto negli ultimi vent’anni di lavoro. Oggi è domenica sono in albergo, riparto subito, non sopporto le code del rientro milanese sulla Genova- Milano. Vuoi mettere, il mare comunque l’ho fatto, giorno in più, giorno in meno, poi chissà che bolgia in spiaggia, già mi stressava quella di ieri ed era sabato. .La testa reclama un po’ di attenzione. Bevuto troppo, come dice il proverbio “La sera leoni, la mattina coglioni!”. Proprio vero, non fa una grinza. Sono già le undici e mezza, quasi mezzogiorno, lascio l’albergo, mi hanno guardato male perché avevo il check-out alle dieci. Ma se non gli ho fatto nemmeno colazione e mi sono anche pagato il doppio caffè che ho preso per svegliarmi. Proprio vero i liguri sono così spilorci che hanno le braccia così corte che hanno la mani sulle spalle. Mi metto in marcia verso casa. Entro in autostrada, non c’è nessuno. “Partenza intelligente, io sì che la so lunga” E’ l’una passata, ho fame, ma non se ne parla dell’autogrill. Guardo un’ app sul telefono, mi segnala un locale dove mangiare e guardare il mare.” Se mi sbrigo a mangiare., è solo questione di un’oretta, il traffico lo evito comunque”. A fatica trovo parcheggio però trovo subito posto per mangiare il locale ha anche il bagno per i villeggianti. Mentre sto facendo l’ordine acqua gasata con limone, ...
... tanto limone, polipo in insalata, una scodella di vongole e cozze, ti vedo in mezzo ai tuoi amici che state prendendo ombrelloni e sdrai. Ma tu aggiungi e prendi anche la cabina. “Ma cosa la prendi a fare la cabina?” ti dice una tua amica ”Passiamo da casa, prima di portarti in stazione.” “Si ma io voglio stare al mare più tempo possibile, metto il bagaglio in cabina, mi cambio per la spiaggia, visto che non ho messo il costume. Se tornavamo prima, invece di fare l’alba stamattina non ero cosi rinco da non mettermi il costume. Quando è ora, mi cambio per partire e sono a posto”. Sei di spalle, cappello stile Panama in testa una coda da cavallo che scende sulla schiena. Una camicia bianca, dei pantaloncini molto corti, un bel culo, un gran bel culo, con attaccate delle gambe da far venire l’asma. “Che puledra, da montare senza sella”, penso tra me e me. ”Cabina numero 69, deve andare in fondo al bagno, è vicino al magazzino, degli attrezzi”, ti dice il bagnino consegnandoti le chiavi. Non riesco a smettere di guardarti, fino a quando non sparisci, tra la folla. Ordino il conto e il caffe’. Il mal di testa è sparito, ti credo ho mangiato. ”Adesso si che ragiono”. Ragiono così bene che vado dal bagnino e ordino una cabina. Mi danno la numero 70. Vado verso la mia cabina di tutta fretta e spero, che anche qua, come in Toscana, quando ero un ragazzino, le cabine siano comunicanti due a due, tramite una porta. Entro, faccio piano, per non far sentire la mia presenza. Mi giro verso ...