1. Il verde non dona a tutte


    Data: 18/09/2019, Categorie: Etero Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiesto… -Nessun coraggioso o scriteriato… che abbia accettato? -No… -Uhm… accetto a una condizione. Il valore della mia prestazione lo deciderò dopo… sempre se sarò ancora vivo, sempre se tu… bella mantide… mi risparmierai… -Che strano uomo! Sei così fatalista… non hai nessun timore? Dovresti… -In verità… l’ho, ma il destino mi deve qualcosa. Tu sai che secondo la credenza tibetana c’è un albero immenso con milioni e milioni di foglie e su ciascuna di esse c’è scritto il destino di un dato essere umano? E quando una foglia cade… quell’essere muore. Io ho visto la mia, c’è una donna dai capelli neri e dalla pelle candida, proprio come te, ma non ho visto segni di morte, ho visto stranamente… una nuova vita, ma quale? La mia? Oppure…? Sono curioso… Lei si alza e lui fa altrettanto, gli si avvicina e in un movimento sensuale il suo bacino strofina leggermente quello di lui, le sue dita gli accarezzano brevemente il labbro inferiore… -Andiamo… -Qui in Hotel? -No. Casa. La mia. Casa singolare, lui cerca la presenza di segni di un uomo ma non ne vede. -Questa è la mia camera da letto, ti piace? -Si. Mi piace lo specchio… -Ah… lo specchio! Lo specchio è uno dei motivi per i quali ti ho portato qui… siediti su quella poltroncina, guardami mentre mi spoglio, adoro essere guardata, sai? Ammirata… diciamo che sono anche leggermente… vanitosa. Gli si avvicina e si fa aprire la lampo sulla schiena, torna al centro della stanza, abbassa le spalline e fa scendere il vestito sotto il ...
    ... seno, non indossa reggiseno e i due globi candidi scattano verso l’alto… tette belle, morbide… guarnite deliziosamente da due areole chiare e da due capezzoli consistenti. Sculetta per far scendere definitivamente il vestito sotto il bacino e quando questo è a terra lo allontana calciandolo. Ora veste un minuscolo perizoma e le sue scarpe dal tacco infinito. -Alzati… tu resti vestito per il momento… Gli si avvicina e lui sente la sua mano abbassargli la zip del pantalone e frugare, liberare il suo membro, maneggiarlo curiosa. -Aveva ragione il mio amico che ti ha usato… sei bello largo… hai un bel cazzo… Vieni… Lo trascina tenendolo per il membro verso la parete della stanza, quella difronte a quella con il grande specchio. Si appoggia con la schiena. -Mettiti in ginocchio, prendimi una gamba e mettitela sulla spalla, dai… e ora baciami, leccami, sposta solo il perizoma… non levarmelo… spostalo solo… -Così…! Adoro guardarmi mentre godo, sai? Lo specchio moltiplica il mio piacere… e io… sono calda. Senti come mi sciolgo sotto la tua lingua? Senti come sono bagnata? Fammi godere… adesso… adesso! Lui la tiene forte con le mani sulle natiche, tanto violentemente che lascerà i segni, passa non solo la lingua e le labbra su quella figa gonfia, ma tutto il viso! Trova il clitoride, bello, grosso, lo sente sensibile, lo stringe alla base con le dita e passa la lingua come spennellandolo, sente il riscontro alla sua carezza… lei si inarca e mugola… lascia partire un lungo… lunghissimo… ...