1. Raffaella: da imprenditrice a puttana aziendale


    Data: 18/09/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Jaxxa, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Raffaella, ho 37 anni, sposata e con due bellissime bambine, sono la titolare di una piccola azienda di distribuzione lasciatami in eredità da mio papà che &egrave venuto a mancare qualche anno fa. A causa della crisi l'azienda non va a gonfie vele e se non abbiamo ancora chiuso &egrave solo un miracolo... o quasi.Un giorno, Andrea uno dei miei impiegati mi blocca mentre attraverso gli uffici per recarmi nel mio: �Scusa Raffaella, ti posso rubare 5 minuti finito il lavoro?��Va bene, vieni pure nel mio ufficio prima di andare via�, chissà cosa vorrà questa volta Andrea, non sarà la solita richiesta di aumento, ormai avrà capito che non concedo aumenti a nessuno.Più tardi...TocToc, �Posso entrare?��Entra pure, dimmi: di cosa volevi parlarmi?��Sai, stavo dando un'occhiata ai conti della nostra azienda, anzi della tua azienda, e non capivo come facciamo ad andare avanti con la crisi che c'&egrave e con le poche vendite che riusciamo a realizzare��Beh, sai...�Mi fa un cenno con la mano per zittirmi. �Scusa, non ho ancora finito. Ho visto che stiamo a galla solo grazie ai finanziamenti delle banche. Ma come fa una banca a concedere un finanziamento ad una azienda messa così male? Ho fatto le mie ricerche e dentro al nostro bilancio ho trovato delle voci che non mi convincevano. Ho controllato e ricontrollato e alla fine ho capito che tu e la tua responsabile amministrativa avete gonfiato qualche voce per far si che l'azienda risultasse in positivo e poter così ottenere ...
    ... qualche soldo in più dalle banche.��Ma che cazzo stai dicendo?�Non faccio neanche a tempo a finire la frase che mi butta la cartellina che aveva in mano sulla scrivania.�Non sono venuto da te senza avere delle prove, trovi tutto in questa cartellina.�Apro la cartellina, scorro velocemente i fogli al suo interno e scopro che ha veramente scoperto il mio imbroglio.�E adesso cosa intendi fare? Denunciarmi?��No, non proprio...��Cosa vuoi? Soldi?��Non mi interessano neanche quelli.��E allora cosa?��Voglio te! Voglio che tu sia mia, di mia proprietà.��Starai scherzando!��Senti, o accetti di diventare per così dire �la mia schiava� o consegno questo fascicolo, e per questo non intendo quello che hai in mano ma una delle svariate copie che tengo al sicuro, alle banche che in un battibaleno ti fanno chiudere e finire sul lastrico e sicuramente scatta anche una denuncia per truffa e frode finanziaria.��Ma...��Niente ma! Vediamo se hai capito bene cosa voglio.�Detto questo, si alza fa il giro della scrivania, si abbassa la zip dei pantaloni e tira fuori il suo cazzo davanti al mio viso. Non voglio cedere, cerco di prendere tempo, ci sarà una via d'uscita a questa situazione.�Non ti ho convinta? Senti, o ci divertiamo assieme o finisci in rovina da sola, decidi tu.�Mi tocca cedere, non ho via di scampo.Mi avvicino al suo cazzo e comincio a leccarglielo e a prenderlo in bocca, &egrave bello duro, sicuramente ce l'aveva duro appena entrato nel mio ufficio, sapeva già come andava a finire. ...
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