Viaggio all'inferno - 05
Data: 20/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard
... Mark �Ma non ha voluto sentire ragioni, ha detto che preferiva un odore più mascolino! Hahaha!!� Francis rise, sapeva che doveva, per non rovinare quel perfetto gioco di umiliazione che ai padroni piaceva tanto.�Uomini!� mormorò Julie �Beh, comunque ti sei divertito?� continuò rivolta al fratello. Francis guardò i suoi padroni per una frazione di secondo.�E� stato il viaggio più bello della mia vita!� dichiarò convinto �grazie ragazzi, grazie davvero� continuò rivolgendosi adesso ai quattro liceali sorridenti:�Hehehe! Quando vuoi amico!� gli disse Jesse �Ora che abbiamo legato non ti libererai di noi!� continuò mascherando con una battuta una verità assoluta, schiacciante e bellissima. Francis gli sorrise a sua volta.�Intanto ci vediamo domattina per l�allenamento, ricordi?� continuò Alex malcelando un ghigno.�Si, certo... l�allenamento... a domani allora...� si fermò prima di dire �padroni�, era talmente abituato ormai che non gli sembrava naturale rivolgersi a loro con una tale mancanza di rispetto. Non lo era, avrebbero dovuto punirlo per questo. Ma i suoi padroni lo salutarono. Chris baciò sua sorella dandole appuntamento per la sera stessa. Poi si incamminarono verso la porta di casa e Francis si voltò indietro a cercare quello sguardo indescrivibile che tanto amava. Lo trovò. Chris lo fissava poi gli fece un sorriso. Malefico è vero, ma la sua giornata era già illuminata.Dopo un paio ...
... d�ore in cui aveva raccontato una serie infinita di balle alla sua famiglia entrò in camera sua e chiuse la porta. Si inginocchiò per terra e chiuse gli occhi per un attimo. Gli mancavano già. I suoi aguzzini gli mancavano. Gli mancava la possibilità di servirli e farli divertire. Prese il borsone ed aprì la lampo. Era pieno della loro biancheria sporca. Avevano gettato via tutti i suoi vestiti naturalmente e gli avevano detto di lavare i loro boxer e i loro calzini ma non prima di averli smacchiati con la lingua uno per uno. Prese un paio di mutande grigie, se le strinse al naso e inspirò profondamente. Chissà di chi erano? Chi ci aveva sudato? A chi apparteneva quell�odore? Avevano ragione aveva ancora bisogno di allenamento, tanto allenamento. Guardò i boxer che aveva in mano. C�era una strisciata marrone sul retro e, com�era suo dovere, l�assaggiò, tentando di mandarla via. Poco male, di allenamento ne avrebbe ricevuto a bizzeffe nei prossimi tre anni perlomeno. Gli anni del college, gli anni in cui avrebbe ceduto il proprio appartamento nel campus a Chris e Jesse e dove avrebbe vissuto felice, senza più una preoccupazione al mondo, senza più una decisione da prendere. Loro avrebbero deciso per lui che finalmente aveva capito la totale verità delle loro parole preziose, accettando completamente e di buon grado il giusto posto che l�universo, nella sua infinita saggezza, gli aveva assegnato.