1. Cap: La Grande Ammucchiata 2


    Data: 24/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V.

    ... carne tostissima e rovente dentro la figa. Nel giro di pochi minuti riprendo il ritmo e il calore che avevo raggiunto al momento dell’esplosione prematura di Ferd, e da quel momento mi metto a strepitare come un’anatra man mano che Lele mi spinge con forza verso l’orgasmo. Vengo con forza, gridando e dimenandomi sotto il mio uomo come se mi stesse ammazzando, ma lui continua imperterrito a trivellarmi la figa come se non se ne fosse neppure accorto. Vengo una seconda volta, toccando il cielo con un dito e sentendomi scoppiare il cuore in gola, e finalmente anche lui raggiunge il punto di non ritorno: mi sborra dentro, sommergendo la magra venuta di Ferd con un fiume in piena di crema caldissima e densa e allagandomi completamente l’utero. Questa è la volta che ci resto davvero… Lui mi resta sopra anche dopo aver finito: cerca di recuperare il fiato, e a me non dispiace davvero, anche se è un po’ pesante. Quando finalmente si stacca da me rotolandosi sul fianco, mi accorgo che Nico è sparito e Claire è a sessantanove con la sua amichetta lesbica. Carine… Mi viene voglia di farlo anch’io con una ragazza. Mi sollevo sui gomiti, chiedendomi se sia più opportuno propormi alle due ninfette oppure andare a cercare Pat e vedere se ha bisogno di me; è allora che vedo riemergere sul ponte i due neri che si stiracchiano al sole. Uno dei due (credo sia Ben?) si avvicina a Nico e gli batte una mano sulla schiena facendolo sussultare. L’altro si gira dalla nostra parte e sale verso ...
    ... prua. Sì, credo sia proprio Sam: è un po’ più alto e meno massiccio dell’amico, senza baffi e con i labbroni ancora più spessi… Incontra Lele che scende diretto alle scalette per andarsi a cercare qualcosa da bere, scambia con lui un cinque e ci raggiunge a prua, attratto dallo spettacolino del sessantanove lesbico. Oddio, la proboscide che gli ondeggia fra le gambe sembra il batacchio di una campana: anche da molle ce l’ha più grosso di quello di Franco quando è completamente in tiro… Mi basta un’occhiata a quel manico nero e nerboso e mi dimentico completamente delle mie fantasie saffiche: lo voglio dentro, e subito. Mi alzo in piedi e lo abbraccio, strofinandogli le tette sul torace possente e offrendogli la lingua da succhiare. Lui mi bacia a fondo, artigliandomi le chiappe con le sue manone gigantesche fin quasi a sollevarmi. Sento la sua belva indurirsi contro il mio pancino e fremo di porca lussuria rendendomi conto che sto per beccarmi in fregna un altro cazzone gigante. Il porco mi alza come se fossi un fruscello mentre mi caccia la lingua in gola, poi mi sbatte a gambe aperte su un cassone e m’inforca con un colpo solo, strappandomi un urlo che non so neppure io se di sorpresa, dolore o piacere. Sento quella quantità impressionante di carne nerissima, dura e rovente che mi riempie la pancia mozzandomi il fiato, poi serro convulsamente le cosce intorno ai fianchi possenti del mio uomo e mi abbandono a quella nuova cavalcata selvaggia che minaccia di sfasciare la ...