1. Colate di benessere


    Data: 25/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Tu presumevi reputando che il gioco si sarebbe protratto all�infinito, visto che quel frugare, quel modo di perlustrare accurato rovistando nel passato, fosse soltanto un modo per giustificare cercando di discolparsi tra il desiderio di scoprire e di scoprirsi degli amanti, che nel frattempo si raccontano episodi e storie per creare una vicenda comune. Tu ritenevi che io ti dicessi il vero, quando balbettavo china sul tuo petto parole d�amore in paragrafi di ore e di giorni, peraltro estrapolati dal tempo della nostra vita quotidiana ormai per lungo tempo irrecuperabilmente trascinata.Io vagheggiavo universalmente nel tuo folto ginepraio d�apprensioni e d�inquietudini, mentre dappertutto cercavo qualcosa che avesse un senso, come se attraverso le tue parole mi giungesse qualcosa di te, il profumo acre, mordace e stridulo talvolta della vita, della tua vita dissipata e spesa nelle lunghe esperienze che t�avevano contrassegnato marchiandoti con delle indelebili cicatrici. Io confidavo al sorgere del sole quando tu mi cingevi con un braccio le spalle, mentre guardavamo insieme l�orizzonte tingersi delle nostre dune e le invocazioni delle nostre bocche perdute nei baci�. Noi, invero, immaginavamo sperando fortemente che la felicità si potesse comprare con poche monete nella bottega all�angolo della vita, dove un rigattiere disattento accumula ammassando segretamente e silenziosamente immagini, visioni e sogni acquistati a poco prezzo, per lo più da gente comune che non può più ...
    ... permetterseli o li giudica inutili cianfrusaglie e che forse lo sono.Ecco, qui m�interrompo, ebbene sì, perché dalla via salgono rumori e voci, suoni di clacson, brusio di gente che passeggia. Io mi sollevo e m�avvicino alla finestra, guardo scorrere la vita, mentre penso che questo sia l�ultimo giorno, per il fatto che domani me ne andrò, perché cancellerò questi giorni dalla mia testa, dalla mia carne e dal mio sesso. Non occorrono parole, non servono discorsi per gli addii, ci siamo già detti tutto salutandoci con gli occhi, con il tremore delle mani, con l�esitazione del nostro prenderci, con il nodo in gola che impedisce anche ai gemiti di fuoriuscire.La vita scivola, scorre, si sposta e ci perde, essa però credo che non reprima né inibisca né punisca né limiti, perché in conclusione ci sciupiamo danneggiandoci e sprecandoci nel flusso ininterrotto d�inattesi eventi senza orme che scompaiono, di fantasmi d�amore senza volto, d�aspirazioni senza completezze, di desideri senz�appagamento, perché questo &egrave naturalmente adesso il mio pensiero fisso. Le dita attualmente si serrano libere sul davanzale della finestra, la schiena &egrave sfiorata da un brivido, una carezza leggera mi sfiora così come una brezza, tu da dietro mi sussurri deliziosamente all�orecchio qualcosa, poiché la tua lingua assomiglia come l�umore della pioggia che lambisce la nuca e che là s�insinua, a quel punto tu mi sollevi la gonna e in maniera infervorata improvvisamente esclami:�Dio, la fame di ...
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