1. L'uomo di casa


    Data: 26/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... Anche la sua vita ritrovava all�improvviso una forma, con un figlio così attaccato e così aitante, con il quale riassaporare i migliori piaceri dell�esistenza.�Non avere fretta, abbiamo tutto il tempo. Staremo insieme sempre. La notte dormirai con me, prenderai il posto di tuo padre e potrai chiavarmi come ti piace, senza nessuna vergogna�.�Sì, sì, ma non resisto. Scusa, mamma, ho voglia di sborrare di nuovo e voglio sborrarti addosso, sul corpo, su queste mammellone, voglio inondarti della mia sborra�.�Ah, porcellino, hai fatto presto a prendere il posto di tuo padre. Sappi che anche a lui piaceva sborrarmi addosso, soprattutto in bocca�.In quel momento Francesco guardò alla bocca carnosa di sua madre e si rese conto che era davvero una bocchinara nata. E, mettendosi a cavalcioni sulla sua pancia, cominciò a indirizzare il cazzo verso il suo seno.�Lascia fare a me, lasciamelo tirare con le mie mani. Ecco, così,vieni, vieni, sborrami tutto sul petto, e poi vienimi in bocca�.Aveva appena finito di dire queste parole che il ragazzo le spruzzò il suo seme sulle mammelle sino al collo. Ma Giovanna si portò subito il cazzo in bocca e cominciò a succhiarlo avidamente deglutendo con grande gusto.Dopo qualche minuto Francesco tornò a stendersi di fianco. Era veramente prosciugato e intontito. Giovanna gli passò un braccio sul petto e gli disse:�Ora su, alziamoci, abbiamo tante cose da preparare. Più tardi ricominciamo, ma devi rimetterti in forza, perché anch�io voglio godere come ...
    ... una porca. Dài, dopo cena, ci vediamo un po� di televisione e poi corriamo a letto. Voglio provare con te ogni piacere, anche quello che non ho provato con il tuo povero papà�.Francesco ebbe un moto di piacere e di stupore insieme. Sua madre ormai era diventata a tutti gli effetti la sua donna, la sua amante, la sua puttana privata. Sentì la responsabilità della nuova situazione e ne fu fiero. Sentì che la sua adolescenza era finita. Si sentì uomo fatto, anzi gli sembrò di reincarnare il padre appena morto.Misero su la tavola per la cena e continuarono a strusciarsi languidamente. Lui, appena poteva, le passava grandi manate sul culo prorompente, lei le massaggiava il pacco sempre in tiro. E, soprattutto, continuavano a sbaciucchiarsi, a mescolare le lingue, a scambiarsi sguardi carichi di voglia e di lascivia.Restarono in salotto a guardare la televisione per un�oretta. Lui con il capo reclinato sulle cosce della madre, lei ad accarezzargli i capelli ed i peli del petto. Ma la febbre era tale che non resistettero a lungo. E tornarono a letto.Francesco si scaraventò letteralmente sulla madre e cominciò a stringerla, leccarla, succhiarla dappertutto. Lei gli disse sorridendo:�Diavolo, che foga! Vai più lentamente, nessuno ci corre appresso, devi sapere che le donne vogliono essere prese con dolcezza ���.�Ma quale dolcezza! Io mi sento addosso una febbre ed ho bisogno di scaricare tutta la mia energia. Ho bisogno di possederti, di fotterti fino a farti male, di soddisfare le mie ...