1. Non ci posso credere... mia moglie è straordinaria!


    Data: 27/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: teddybear

    Da tempo si parlava di ravvivare il nostro menage coniugale, a letto erano faville, ma sempre più spesso ci lasciavamo andare a fantasie sempre più trasgressive. Si fantasticava di introdurre un terzo elemento nel nostro letto, l'opzione più ovvia sembrava un'altra Lei, che si occupasse di mia moglie per il piacere dei miei occhi, ma che coinvolgesse anche me come oggetto di piacere di due donne.
    
    Ne parlavamo come fosse una cosa reale, fattibile, come fosse un'esperienza a portata di mano.
    
    Ma ad un tratto lei disse: “...e se invece di un'altra Lei ci fosse un altro Lui?”
    
    Io rimasi un po' stupito e mi riscoprii inaspettatamente geloso.
    
    "Porcellina, non ti basto io? Vuoi un altro cazzo?"
    
    "No amore, non sarò io a prendermi cura del nuovo arrivato.... lo farai tu"
    
    Se prima ero stupito ora ne ero strabiliato; come faceva a sapere delle mie fantasie bisex?
    
    "Confessalo amore, non vorresti succhiare un bel cazzo, magari grondante del mio succo dopo avermi scopata?"
    
    Io le sorrisi ammirato di tanta perspicacia.
    
    "L'ho capito, sai, da come mi succhi il clitoride, lo succhi come fosse un piccolo pene, muovendo la testa come se tu desiderassi che fosse lungo almeno venti centimetri..."
    
    … e così la scopai selvaggiamente immaginando che lui in quel momento mi stesse leccando il cazzo che entrava e usciva dalla sua figa bagnata.
    
    Sono cose che si dicono in quei momenti, poi si dimenticano appena si ritorna al mondo reale.
    
    Il mio stupore si rinnovò quando la ...
    ... mattina dopo a colazione, tra un caffè e un biscotto al cioccolato, mi disse: "Parlavo sul serio ieri sera, ti vedrei bene con un cazzo in bocca, non credi?"
    
    Io allora ammisi le mie fantasie più proibite, lei ne fu compiaciuta e la cosa sembrava morta lì.
    
    Non toccammo più l'argomento e, circa un mese dopo, quando la cosa sembrava si fosse cristallizzata come una fantasia irrealizzabile, le mi disse candidamente: "Sabato prossimo avremo un ospite a cena"
    
    "Chi?" pensavo a qualche amico di famiglia,
    
    "...un mio nuovo collega di lavoro, conosciuto in ufficio, viene da Roma, pensavo di dargli una buona accoglienza..."
    
    "Ok allora"
    
    Io non osai, o non volli, chiederle niente. Pensavo ad una innocente cena di lavoro, ma una vocina mi ripeteva in testa quella frase di un mese prima ("... ti vedrei bene con un cazzo in bocca...").
    
    Venne finalmente il giorno fatidico, l'ora fatidica.
    
    Il campanello suonò facendomi sussultare mentre prendevo le bottiglie per l'aperitivo,
    
    "ma perché sto sussultando?" - mi chiesi, ero stranamente nervoso.
    
    Andai ad aprire e mi trovai di fronte un bell'uomo, elegante, sorriso sincero e mano tesa con sicurezza; mi affrettai a stringerla e me la sentii scuotere con vigore.
    
    Io cinquant'anni, lui non più di quaranta;
    
    io padrone di casa e lui ospite;
    
    eppure mi sentivo un po' in soggezione.
    
    Dopo il secondo Spritz sorseggiato sulla veranda della cucina gli animi erano già sciolti ed ogni titubanza svanita. La sua affabilità lo ...
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