1. La mora e la bionda-Ultima parte


    Data: 31/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    Ancora in accappatoio vagabondavo per casa ero tremendamente rilassato e appagato. Mi asciugai i capelli e andai a vestirmi mentre lo facevo mi tornò di nuovo quella voglia. Quel profondo desiderio di essere posseduto da un bel maschione, nonostante mi fossi masturbato, era ancora lì. Mi vedevo tra le mani di un uomo pronto a sfondarmi il culo volevo farmi scopare come una troia più ci pensavo più il pene mi tornava duro. Mi finii di vestire e dopo cena decisi di non uscire e andai a dormire. Il letto non mi fu per nulla d’aiuto vedevo pacchi ovunque e il mio non si smorzava poi verso le ventitré caddi in un sonno profondo. Era mattino! Gli occhi della Mora si aprirono e lei gettò uno sguardo sulla sveglia: erano le nove. Aveva passato una notte non certo facile. La fica le ribolliva vogliosa nella sua mutandina a pois verdi e così aveva fatto per tutta la notte. Più volte si era svegliata per svuotare la vescica e più volte era finita con le mani sul clitoride per poi frenarsi bruscamente prima di rompere il patto fatto con la Bionda. “Amore buondì” disse la Mora parlando in modo simpatico nella cornetta del suo Iphone. La Bionda si era svegliata rendendosi conto di avere la fica umida e la cosa le piaceva: ”La mia ha lavorato da sola questa notte ho una voglia di farmi scopare fino a morire” disse la Bionda passandosi una mano sul suo bel culetto sodo. “Amore ora ti lascio ci vediamo per le tre e mi raccomando lasciala in pace la tua sorellina” disse la Mora: ”Veramente è ...
    ... lei che mi tormenta l’ho abituata troppo bene” rispose la Bionda e così le due si salutarono. La Bionda si denudò e andò verso la vasca anche se appena sveglia era comunque attraente. I suoi ricci Biondi le cadevano sulle spalle le sue tette da sedicenne pulsavano di energia. La danza poi le aveva donato un fisico perfetto, vita sottile che apriva ad uno splendido culo ben definito, talmente scolpito bene da madre natura che lei, seppur modesta, se ne vantava e lo valorizzava nelle sue pose quando voleva. Non si era mai fatta problemi e i ragazzi prima che per l’aspetto li giudicava per il pacco. Immersa nella vasca si guardava la vagina. Fin da piccola aveva imparato ad usarla. Un giorno era a casa della Mora e giocavano insieme nella cameretta dove c’erano una moltitudine di peluche. Fu per caso che sfregandosi uno di questi sui vestiti in corrispondenza della fica capì che si provava una bella sensazione anche Silvia la imitò e insieme intuirono che sfregandosi per più tempo provavano una sensazione ancora più bella che chiamarono “scossa”. Da allora ogni pomeriggio si riunivano nella stanza della Mora per provare quel piacevole effetto che era il loro segreto. La Bionda venne fuori dalla vasca e si andò a vestire. Oggi la biancheria non le occorreva! Erano le undici del mattino quando mi alzai. Saltai giù dal letto come un grillo e corsi a svuotare la vescica. Avevo ancora il pene semi eretto. Così mi vestii e andai a fare colazione la mattinata passò subito e verso le ...
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