1. Quando sbroccano… (parte terza)


    Data: 28/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Giorgio_2013

    ... tette, alla sua figa e al suo culo, che voleva io le riempissi di sborra. La rassicurai che sarebbe stata riempita a dovere…
    
    Arrivammo in camera. Il tempo di chiudere e di posare le giacche, che le nostre lingue erano attorcigliate in un bacio.
    
    Le sue mani sfregavano sulla mia patta assicurandosi che il cazzo fosse teso… duro per il suo piacere.
    
    Le mia mani passavano da dietro sul culo, che non era fasciato nei collant… La porca si era messa in autoreggenti! Palpai le sue chiappe, gliele allargai, poi passai davanti e scostando il minuscolo string, immersi le mie dita nella sua figa già dischiusa e bagnata.
    
    Gli levai il maglione e la camicia. Slacciai il suo reggiseno e lo lanciai. Afferrai le sue tette con le mani e le portai alla mia bocca. Le baciai, le lappai e le succhiai con avidità, tra i suoi gemiti e parole di approvazione…
    
    La afferrai per i fianchi e la spinsi (quasi la buttai) sul letto. Mi abbassai e armeggiai con la chiusura della gonna. L’aprii e con concitazione gliela sfilai lasciandola in autoreggenti e string…
    
    Sarà che la consideravo una maiala, sarà stato per l’abbigliamento, la situazione o l’atmosfera creatasi, mi fiondai su di lei e senza difficoltà gli sfilai lo string…
    
    Rosy dal canto suo mi aiutava nell’operazione: inarcò la schiena per far scivolare in avanti l’elastico; si abbassò e alzò le gambe ...
    ... perché io lo sfilassi; le sue gambe andarono verso l’alto a unirsi, poi scesero e si allargarono mettendo in evidenza il suo sesso aperto e bagnato. Mi chiamava e mi invitava.
    
    Io fiondai il mio viso sulla sua figa, lappando e divorando il suo sesso con le mie labbra e lingua… volevo far entrare il mio viso in lei per lapparla in profondità! Con le dita violai l’intimità del suo culo, sditalinandolo come fosse la figa. Rosy gemeva e si bagnava.
    
    Rosy si mise a chiedere con una vocina il mio cazzo e io, in risposta, chiamandola troia gli dissi di spogliarmi se lo voleva.
    
    Ero in piedi davanti a lei, vestito. Rosy come una furia si alzò, mi si avventò addosso e iniziò a spogliarmi... riuscì a graffiarmi nelle sue operazioni. Intanto la sua bocca e lingua leccavano il mio corpo.
    
    Finalmente mi aveva tolto tutto e mentre limonavamo, Rosy mi afferrò il cazzo e me lo menò velocemente facendomi anche male… ma era un dolore piacevole. La spinsi giù con forza.
    
    Rosy si inginocchiò così davanti al mio uccello scappellato e iniziò a baciarlo, succhiarlo e a mordicchiare la cappella. Poi iniziò una pompa dal ritmo forsennato. Vedevo sparire l’asta nella sua bocca rapidamente, mentre le sue guance succhiavano e frollavano la mia carne, e tanto rapidamente ricompariva dalla sua bocca la mia carne lucida della sua saliva…
    
    (... la fantasia continua...). 
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