1. La timida lasciva


    Data: 31/10/2017, Categorie: Etero Autore: fidelio86, Fonte: RaccontiMilu

    Milano, Lambrate,abito solo in un minuscolo appartamento al settimo piano.Lavoro come grafico, ogni mattina mi alzo, il sole già alto e grigio, prendo l'ascensore, vedo la faccia assonnata riflessa nello specchio interno, bici, ufficio, bici, ritorno,il sole nn c'è già più da un pezzo, riprendo l'ascensore, vedo la faccia stanca riflessa nello specchio interno, entro nel mio appartamento spoglio, prendo una birra e assaggio il sollievo mentre scorre giù decisa.Suonano alla porta, seccato mi alzo, non bado ad aggiustarmi i capelli scompigliati, non bado alla barba di un centesimo di mmtroppo lunga, apro la porta e basta.Ti vedo, hai addosso un pigiama il cui unico aggettivo appropriato è imbarazzante, azzurro con gattini che volano ovunque, non indovino le forme del tuo corponon ho la sfera magica, ti guardo negli occhi, una ragazza giovane, capelli scompigliati, mori, occhi neri, tratti teneri, ci dev'essere una qualche forma di bellezza ma i gattinivolanti rapiscono troppo la mia attenzione"ciao, scusa se ti disturbo a quest'ora""Nessun disturbo""vorrei farti una domanda da buona vicina""il sale?""ahah, no, volevo chiederti se avevi per caso del latte""per i gatti?"sorridi imbarazzata"no è per me"sei fortunata, è uno dei pochi superstiti del mio frigo quasi vuoto, lo vado a prendere ete lo porgo"grazie e scusami, ma la mattina non ce la faccio a stare senza, è più forte di me""sei nuova?""come?""nn ti ho mai visto"" si, bè non proprio sono qui da un mese""ah"" bè non esco ...
    ... spesso, non ci siamo mai incrociati""già, bè adesso è tardi per me vado a dormire""ok, allora buonanotte""notte"sorridi imbarazzata, ti giri e rientri nel tuo appartamento che è di fronte alla mio, chiudo la porta, finisco la birra, mi appoggio sul letto, nessun pensiero erotico a riscaldarmi stasera solo gattini volanti e la curiosità verso una vicina appena conosciuta.Le giornate scorrono con la stessa routine, ma si è aggiunto qualche piccolo nuovo elemento nella solita sequenza meccanica per uscire a lavorare,ho iniziato ad incrociarti, soprattutto la mattina, avvolte innaffi i fiori, avvolte esci per fare la spesa, avvolte spazzi davanti la porta, ogni volta fai un sorriso velati e mi ringrazi ancora per il latte, nella tua espressione un innocenza impacciata e una riconoscenza che senti di non riuscire a colmare adeguatamente con i sorrisi, chissàperché tanta importanza per un po' di latte, chissà come fai ad avere la voglia di innaffiare le piante, sicuramente sei una persona molto distante da me o forse sono ioche durante la mattina sono distante da tutto.Lunedì 23 luglio, ho dormito poco, il sonno mi mescola con il sudore, un caldo torrido in questa città, anche solo l'idea del caffè mi fa caldo, mi limito al latte del frigo,jeans corti e camicia azzurra a maniche corte, prendo l'ipod e le cuffie, esco chiudo la porta e mi metto di fronte all'ascensore, sento dei passi dietro di me, mi giro, sei tu, tra le nebbie del caldo ti vedo, sei radiosa, un vestito bianco con ...
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