1. Amica/nemica/amante


    Data: 31/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Luana. Io e Sandra siamo amiche. Amiche per quanto possono esserlo due colleghe da due anni che talvolta s�incontrano anche fuori dal lavoro.Rapporti cordiali, qualche piccola confidenza, qualche pettegolezzo, darsi una mano, stare bene insieme. In pratica un�amicizia che aspetta un�occasione per approfondirsi o per rompersi.E qui entra in gioco la mia gelosia, responsabile unica del mutare dei nostri rapporti.Una settimana fa, di sabato, io e il mio ragazzo Giuseppe andammo in un locale a ascoltare della musica dal vivo di un piccolo complesso che conoscevamo. Eravamo a un tavolino appartato sorseggiando le nostre bevande quando scorgemmo Sandra sulla pista che ballava con un�amica entrambe attorniate da alcuni ragazzi.Devo dire che era veramente carina. Non che io sia da meno, entrambe abbiamo 28 anni, entrambe possiamo definirci �fighe�, un po� ci assomigliamo, capelli castani con permanente lei e lisci io, il suo seno &egrave più florido del mio (che ho una terza) ma il mio sedere &egrave migliore, più �a mandolino� del suo che &egrave comunque un bel sedere tornito. Dicevo che era carina. Shorts di jeans inguinali sfrangiati che parevano più adatti a una diciottenne ma che stavano magnificamente anche a lei, scoprendo parecchi centimetri delle natiche che agitava a tempo con la musica. Maglia bianca, ampia, scesa su una spalla con profonda scollatura dietro che mostrava la sua schiena sinuosa e evidenziava come non indossasse il top (cosa che si notava ...
    ... anche dal davanti vista la grazia di Dio che ballonzolava). Non rimaneva nuda sopra solo grazie a una stringa strategicamente posta sulla schiena a trattenere i lembi. Devo ammettere che piaceva anche a me che lesbica non sono (a parte qualche fantasia mai concretizzata) ma soprattutto a Giuseppe che non le staccava gli occhi di dosso.Dopo alcuni minuti ci vide e ci fece un cenno di saluto continuando a ballare. Dieci minuti dopo la vedemmo arrivare, tutta allegra e baldanzosa, salutarci ancora con un bacio sulle guance sia a me che a Giuseppe per poi accomodarsi al nostro tavolo. Parlammo del più e del meno, bevemmo ancora e poi ci portammo in pista per ballare. Ci stavamo divertendo quando ebbero la malaugurata idea di mettere dei lenti. Giuseppe stava per prendermi tra le braccia quando Sandra s�intromise:�Me lo presti?�e senza attendere risposta lo abbracciò iniziando a ballare. Io rimasi un attimo sconcertata ma subito un ragazzo mi chiese di ballare (anche io facevo la mia figura, in pantaloni neri attillati e maglietta bianca stile baby-doll semitrasparente). Il ragazzo non era male, cercò di essere gentile, di rimorchiarmi con frasi a effetto di cui però non sentii praticamente nulla intenta com�ero a guardare Sandra e Giuseppe. Vedevo lei stringerlo, poggiargli la testa sul petto, e quel cazzone che non faceva niente per evitarlo. Mi infuriai, con una scusa mollai il ragazzo e tornai al tavolo aspettando i due, fui anche sgarbata con un altro tizio che mi chiedeva di ...
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