consegna a domicilio ai due nonni
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ciollavispa
Quanta emozione e quanta paura. Ricordo come se fosse successo ieri quando, salutando i miei genitori e i miei fratelli, ho lasciato la casa in cui ho vissuto fino a 20 anni, per andare vivere da solo. Certo da solo non ero in quanto condividevo casa con altri due ragazzi, ma finalmente potevo vivere liberamente, senza alcun stereotipo e soprattutto vivere e scoprire realmente la mia sessualità. Di esperienze ne avevo avute già parecchie, avevo dato il mio primo bacio a 13 anni, toccato le piccole tette di una mia compagna mentre lei mi tirava un bel segone, avevo anche infilato la mano nelle sue mutandine toccando la sua fighetta vestita dai primi peli neri. Certo belle situazioni che finivano sempre con una bella sborrata nei fazzoletti poi appallottolati e buttati nei cestini, diverso era quando con i miei amici ci facevamo le pugnette tutti insieme per vedere chi sborrava di più. Ecco quelle erano le situazioni che mi piacevano di più. Mi eccitava vedere tutti quei cazzi che crescevano sempre di più, c'era Marco che aveva un cazzo tutto coperto di pelle e dai primi peli sul pube di color rosso, Antonio era quello meno dotato, era un po più grassottello degli altri e il suo pisello era grosso ma corto. Ormai conoscevo tutti i cazzi dei miei amichetti e mi piacevano un sacco. La mia convinzione era quella che se da piccoli era in quel modo, di sicuro, con gli anni che si ritrovano i nostri papà e i nostri nonni, avevano sicuramente il cazzo molto più grosso dei ...
... nostri.
Non avevo mai visto nessun adulto nudo ancora, mi era balenata l'idea di spiare mio papà quando entrava in doccia ma non avevo mai avuto il coraggio.
Gli anni passano e i mio piacere sessuale si trasforma in impulso nei confronti del maschi. La figa non mi interessa più di tanto, ci gioco e la scopo con piacere ma, con il cazzo in mano e in bocca ci si può divertire molto di più a parer mio.
Comunque come dicevo, andare a vivere fuori, in un paese lontano, nel quale non conoscevo nessuno era davvero un grandissimo traguardo.
Per mantenermi agli studi e pesare meno sulle spalle dei miei genitori, cercavo di fare piccoli lavoretti che mi permettessero anche di sacrificare il minor tempo possibile allo studio. Mi arrangiavo a far un po di tutto, dai piccoli lavoretti da manovale, carico e scarico di mobili e qualche sera a settimana facevo il fattorino nella pizzeria dei genitori del mio coinquilino.
Una sera arriva l'ordinazione di due pizze e 4 birre da poter fare come ultima consegna prima della chiusura. Il cassiere mi consegna tutto e mi dice che volendo, avrei potuto andare dritto a casa visto l'ora tarda e che i soldi della consegna li avrei potuti dare il giorno dopo. La consegna era vicino casa mia quindi accetto la proposta, carico tutto in macchina e vado via. Appena arrivo a destinazione suono al citofono e una voce calda e profonda mi dice di salire all'ultimo piano. Per fortuna l'ascensore è funzionante e in pochi secondi sono di fronte il portone del ...