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Oui, oui, encore, encore ...... (parte 1)
Data: 03/10/2019, Categorie: Etero Autore: Robbiee
... desiderando di assaporarla per bene. Sono certo che se ne è accorta. E forse si è accorta anche del rigonfiamento che qualche volta è comparso in mezzo alle mie gambe. Ma serviva un pretesto. Non era facile. E poi… figuriamoci se ci sta …. Il pretesto me lo offri lei. Senza saperlo probabilmente. Domenica pomeriggio. Avevo scelto di passarla in uno dei tanti parchi parigini. Sdraiato su un prato a leggere. Me lo aveva consigliato proprio lei perchè molto tranquillo. In effetti lo era per davvero. Pochi turisti. Qualche mamma coi bambini. Parigine e parigini che si rilassavano o correvano. E soprattutto molto vicino a casa mia. La vidi arrivare in tenuta da corsa. E sgranai gli occhi. Decisamente un'altra. Molto meno elegante ovviamente. Ma decisamente molto sexy e stuzzicante. Tenuta sportiva. Una fascia in testa a tenerle i capelli. Il seno sodo appena costretto da una maglietta molto aderente. Le gambe abbronzate che uscivano dai pantaloncini aderenti. Il solco delle natiche ben in vista. La chiamai e la invitai a sedersi un attimo. “Sei in forma smagliante… puoi anche smettere un po’ di allenarti.. e sederti qua….” “Ma guarda …che ci fai?…allora è vero che ti piace qui…” “Certo …è un bel posto…e vedo che si fanno anche ottimi incontri…” Un sorriso … Ecco andata … Vediamo un po’ come reagisce… Beh intanto si è seduta e ha allungato le sue gambe sul prato… “In effetti direi che per ...
... oggi possa bastare …Tu invece ? Niente moto vedo…” E così la conversazione è iniziata. Sciolta. Allegra. E decisamente più personale di quelle in ufficio. Seppi che aveva 35 anni. 5 meno di me quindi. Seppi che era separata da due anni, che aveva una figlia di 7 anni. Che si divideva tra lavoro e cura della figlia. “E qualche piacere ….” L’aggiunta era ammiccante. Di quelle che lasciano intendere. E mi ci buttai. “Vista la linea immagino che non sia il cibo il piacere da cui ti lasci tentare…” “Beh …in effetti non mi riferivo a quello … ma non farti strane idee …” “Stavo solo cercando di capire se ti va un aperitivo…” E’ stata al gioco e si è alzata di scatto. “Andiamo … un bicchiere di vino bianco posso permettermelo…”. Il bicchiere divenne una bottiglia. Bevuta insieme nel dehors di un bistrot accogliente. Conversando sempre più fitti. Sapevo di non poterla invitare a cena … ma non volevo proprio lasciarmela scappare. Un'altra occasione così con lei difficilmente mi sarebbe capitata. L’alcool l’aveva sciolta ancora di più. Era allegra. Gli occhi ancora più belli. E poi il freddo della sera le aveva indurito i capezzoli. Difficile non guardarli. Erano grossi e duri e decisamente ben visibili sotto la maglietta. Glielo sussurrai all’orecchio. “Meglio se andiamo a casa … Con te così vicina e così provocante non so quanto tempo ancora riesco a contenermi … “ “Dici? Sicuro che io voglia che tu continui a ...