1. Ai giardini


    Data: 05/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Rodolfo

    ... passati a leccare quei seni acerbi, ma con dei capezzoli che sembravano chiodi. Pian piano anche le mutandine sono volate ed è stato un turbinio di culetti sodi e fiche , C’era chi aveva il culo a mandolino, chi un po’ piatto, chi la fica depilata, chi bionda e chi bruna, ma tutte indistintamente avevano il fascino della gioventù. Una delle ragazze, probabilmente il capo, fu categorica nel dire che tutte le ragazze sarebbero dovute tornare a casa con la passera integra, ma per il resto tutto era permesso. Ci fu un orgia di culi che si dimenavano, di bocche che ingollavano cazzi di ragazze che lesbicavano e ragazzi che si inculavano. Dal mio osservatorio potevo vedere quei culetti all’aria pronti per essere aperti. Era uno spettacolo. Dopo che sono state inculate scambiandosi i cazzi hanno iniziato a bere sborra e piscio che i ragazzi offrivano in abbondanza. Nelle vicinanze c’era un laghetto in cui si sono tuffati per lavarsi ed appena asciutti si sono rivestiti e tornati probabilmente a casa. Un’altra volta ho fatto una scopata memorabile con una ragazza nel modo più scontato. Ero a passeggio con Wolf, quando incontrai una bella ragazza con un cane simile al mio, ma femmina di nome Gilda. Probabilmente era in calore perché Wolf le fu subito vicino andando ad annusarla. Data la sorpresa, la ragazza, di nome Angelica, lasciò cadere il guinzaglio e i due cani si dileguarono nel bosco. I nostri richiami furono vani per cui decidemmo di aspettare il ritorno dei due amanti. ...
    ... Parlando del più e del meno il discorso andò a finire sul sesso e come questo fosse vissuto in maniera più semplice dagli animali. Mentre parlavamo ci avviavamo verso il folto del bosco e Veronica, questo il nome della ragazza, mi confessò che a lei piaceva fare sesso senza tanti preamboli. Ci trovammo subito in sintonia e cominciai a baciare le sue labbra carnose cercando, e trovando, la sua lingua. Non portava intimo per cui le mie mani furono libere di perlustrare ogni centimetro del suo corpo. Ci spogliammo e come forsennati iniziammo a baciare in nostri sessi. La sua lingua mi leccava dal buco del culo alla cappella e mentre mi infialava un dito in culo io contraccambiavo con ditalino anale e vaginale. Mi ha poi chiesto di scolparla a pecorina. Voleva essere la mia cagna. Il mio cazzo entrava ed usciva dalla sua fica e dal suo culo alternando i due buchi. Eravamo talmente presi da non aver percepito l’arrivo dei nostri cani. Gilda, dimostrando un’esperienza maturata nel tempo, ha cominciato a leccare la fica di Angelica, mentre Wolf, seppur alla sua prima esperienza, ha cominciato a leccarmi il culo e, appoggiatosi con le zampe anteriori sulle mie spalle ha appoggiato il suo bastone tra le mie chiappe. Mi sono ritrovato con il cazzo del mio cane in culo, la lingua di Gilda che leccava le mie palle e il mio cazzo sprofondato nel culo di Angelica. Sciogliersi da quell’intrigo no è stato facile, ma alla fine, sporchi di terra, sborra e sudore ci siamo un po’ ricomposti. Abbiamo ...