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Un 69 al momento opportuno
Data: 07/10/2019, Categorie: Etero Autore: Brigitte 66
... sotto la canottiera che avevo usato come pigiama e mi palpassero tette e capezzoli. In quel momento si senti un rumore: la porta di casa si era aperta, era la donna delle pulizie, che aveva la chiave. Il ragazzo, Mario il suo nome, non si perse d'animo. “Andiamo in cantina- disse- lì staremo in pace”. E mentre la domestica ci guardava con un sorrisetto di circostanza uscimmo dall’appartamento ed entrammo nell’ascensore. Di qui quattro piani fino al pianterreno e una rampa di scale fino alla cantina. Era piena di cianfrusaglie e bottiglie di vino ma lui trovò subito un materasso arrotolato a cui diede una pulita con un battipanni. Poi mise un grosso asciugamano da spiaggia che si era portato dietro sopra il materasso dopo averlo disteso sul pavimento della cantina. Lì riprendemmo da dove avevamo lasciato poco prima, con la differenza che in questo luogo tranquillo nel giro di pochi minuti eravamo entrambi completamente nudi. Baciandomi un po’ dappertutto mi aiutò a distendermi supina sul materasso. Poi con la lingua mi stimolò i capezzoli scendendo poi fino all’ombelico e ancora più giù finché mi sentii piacevolmente leccata nelle parti più intime. Quasi senza fermarsi si girò con il corpo sopra di me sempre leccandomi la fica, tanto che presto mi trovai il suo uccello sopra al viso. Eravamo nella classica posizione del 69! Per me non era una novità, lo avevo già fatto ma in quel momento mi fece particolarmente piacere perché con il mio ragazzo non avevamo mai avuto occasione ...
... di fare ciò e un dispetto nei suoi confronti mi dava una gran soddisfazione. Presi quindi il suo cazzo con la mano e lo avvicinai alla mia bocca cominciando prima a leccarlo sulla punta poi piano piano a inserirlo nel mio cavo orale. Come lui sentì di essere dentro cominciò a sua volta a spingere cercando di arrivarmi fino in gola; lo assecondai e nel frattempo sentivo di essere vicina all'orgasmo grazie alla sua lingua sapiente. Avevo intenzione di ingoiare il suo sperma ma nel momento in cui l'estasi dell’orgasmo mi scosse tutta, il suo uccello mi uscì dalla bocca e i suoi schizzi mi presero sulla fronte, sugli occhi e sui capelli. “Dovrò fare doccia e shampoo” gli dissi ridendo. “Nessun problema” rispose lui “faremo la doccia insieme. Quando il mio ex ragazzo mi venne a prendere un paio di giorni dopo per portarmi nella casa dove avrei lavorato come ragazza alla pari per i successivi quattro mesi mi mostrai cordiale e sorridente. Ne fu quasi sorpreso. Ma al momento di salutarci feci finta di cercare qualcosa nella mia borsa facendo volutamente cadere sul sedile della macchina una scatola di preservativi aperta. Sicuramente non mancò di notarla ma non disse niente pur guardandomi con aria sorpresa e anche un po’ strana. Due giorni dopo mi telefonò per uscire ma risposi “No grazie”. Ci vollero quattro tentativi prima che accettassi di uscire nuovamente con lui ma quando lo feci mi chiese di rimetterci insieme quasi in ginocchio; in seguito venni a sapere che il suo amico da ...