Posso baciarti?
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Signorina M, Fonte: RaccontiMilu
Posso baciarti? Era cominciato tutto così, con la domanda che nessuno le aveva mai fatto. E che l�aveva fatta ridere. Nonostante i troppo drink e la serata divertente continuava a pensare che quel ragazzo carino fosse troppo giovane, dolce ma troppo diverso dal tipo di maschio che le era sempre piaciuto. Di sicuro uno che non ti chiede il permesso prima di provarci. E poi li conoscevano tutti, lei collaborava ad un suo progetto, Milano può essere più piccola e pettegola di un paese di provincia�Era tornata a casa sola quella sera, sorridente e un po� imbarazzata per aver detto di no. Come una donna, o forse come una ragazzina insicura visto che aveva aspettato il messaggio del giorno dopo. Era sicura ci sarebbe stato, ed infatti era arrivato in mattinata. E lei aveva sorriso. Divertiti alla degustazione e torna con una bottiglia. Io ci metto i bicchieri. Aveva deciso.Passarono pochi giorni prima del nuovo messaggio. Sono a Milano, ho la bottiglia. Vediamoci alla presentazione di questa sera, poi la stappiamo. Aveva deciso di dargli una chance.Quella sera arrivò all�incontro direttamente dall�ufficio, era già buio e indossava un cappotto di velluto. Sotto aveva un vestito nero, corto, aderente e accollato. Le aderiva al corpo e le lasciavascoperte le gambe magre. Indossava i tacchi, quelli di vernice nera e camminava veloce verso l�appuntamento. Gli uomini la guardavano, lei sorrideva perché voleva ritrovare quello sguardo nei suoi occhi quando si sarebbero visti. Lui la ...
... aspettava puntuale in mezzo alla gente davanti alla saladell�incontro. Mille persone, facce note, cenni di saluto� Lei lo fissava dritto fra la folla mentre si avvicinava, e lui non le staccava gli occhi di dosso. Aveva salutato qua è là ma non si era fermata a parlare con nessuno e aveva camminato fino a lui: quella sera erano lì insieme. Era sexy, era sicura e lui sembrava un po� a disagio nel vederla così, mentre lo sceglieva, davanti a tutti. Un bacio sulla guancia, un sorriso e via come se niente fosse.Erano seduti vicini, lei aveva accavallato le gambe e la gonna le saliva scoprendole le cosce. Si avvicinava per bisbigliargli qualcosa nell�orecchio, per commentare, si voltava per sorridergli, glisfiorava il braccio per richiamare la sua attenzione. Aveva infranto in pochi gesti qualunque distanza,ed era entrata nel suo spazio. Che dici, andiamo a stappare la bottiglia? Gli disse nell�orecchio, avvicinandosi più di quanto avrebbe dovuto e lasciando che il suo seno si schiacciasse contro la sua spalla. Stava flirtando e ora si vedeva davvero.Si alzarono dalla platea e uscirono dalla sala, lui le tenne aperta la porta per farla uscire e lei si appoggiò al suo braccio per scendere il gradino del marciapiede.Due passi e sarebbero arrivati alla macchina, camminavano vicini é chiacchieravano di quanto appena ascoltato. Appena svoltato l�angolo lei rallentò il passo e gli prese il braccio di nuovo, per fermarlo un secondo. La strada era buia, il primo freddo era arrivato e la ...