Finalmente quei dannati stivali della mamma di un amico - Racconti Erotici

Finalmente quei dannati stivali della mamma di un amico

Sono un amante dei piedi delle donne,soprattutto delle cose che vengono indossate. Questo mio breve racconto è la mia esperienza di qualche buon anno fa,alle prime esperienze,con i "feticci" della madre di un mio carissimo amico. Frequentavo spesso casa sua dopo la scuola,ero sempre il benvenuto,mi fermavo pomeriggi e serate intere. Spesso, mentre ero a casa sua mi capitava di vedere sua madre,una bellissima donna,tornare dal lavoro sempre ben vestita e l'occhio mi cadeva spesso ai suoi piedi,indossava spesso gonna e stivali alti al ginocchio con i tacchi sufficientemente alti ma non troppo e calze di nylon non troppo velate,il mio sogno dopo averli visti così tante volte era quello di poterli toccare e sentirne l'odore,non avrei chiesto di più. Un pomeriggio i genitori di questo mio amico decisero di portarci al cinema,partimmo tutti insieme e voilà,la madre del mio amico vestita di tutto punto come sempre, indossava un paio di stivali di pelle neri opachi a punta,i miei preferiti...per tutto il pomeriggio non feci altro che pensare ai suoi piedi e a quelle scarpe. Tornati a casa mi invitarono a rimanere a cena da loro e così feci...dopo cena mi alzai da tavola e tranquillamente andai al bagno per lavarmi le mani e quando entrai nella toilette non credei ai miei occhi...vidi quel fantastico paio di stivali che era stato indossato da quella donna per tutto il pomeriggio per terra vicino alla scarpiera,era un sogno che si era avverato inaspettatamente. Chiusi la porta a chiave e mi precipitai verso quei stivali,per prima cosa affondai subito il naso all'interno...un'odore fantastico,molto forte,misto pelle e sudore,una volta annusati per bene misi una mano all'interno,fino ad arrivare alla punta...si sentiva che erano stati indossati fino a poco tempo prima,erano umidi e sulla punta all'interno si poteva apprezzare con le dita la pelle bagnata di sudore. Finalmente avevo raggiunto il mio umile e semplice obbiettivo,fu una delle prime esperienze più belle.