1. La timida lettrice (2a parte)


    Data: 15/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza slippini. Tua madre diceva �Ma no, dai� mi vergogno��, ma la mia amica �che &egrave abbastanza autoritaria, l�aveva convinta a capitolare. Del resto, mentre diceva così, Marisa aveva già il dito nell�elastico, pronta a sfilarsele! Toccando casualmente gli slippini che tua madre aveva lasciato su una poltroncina, li sentii inzuppati ed ebbi quindi la prova che la santarellina in realtà era eccitatissima dalla situazione. Avevo deciso che non m�interessava una-botta-e-via, ma che volevo coltivarla, per sottometterla, per cui durante quella prova non feci nulla di particolarmente audace, a parte toccargliela �casualmente� mentre la facevo mettere in posa (era ovviamente zuppa, come se si fosse pisciata addosso!) o appoggiarglielo contro la mano, perché valutasse �la merce�, mentre la mia amica faceva finta di non guardare. Anche le foto che feci a casa dei suoi genitori, furono occasione per furtivi contatti, per mormorarle progetti osceni, per farla insomma cuocere a fuoco lento, mentre la fotografavo nei vari ambienti. Però mi ero ripromesso di lasciarla rosolare nella sua eccitazione, senza fare nulla di� significativo; tra l�altro, mi arrazzava �e mi arrazza tuttora!- il fatto di dominare e fottere donne sposate e tua madre, ancora per poco tempo, non lo era ancora. Poi venne il giorno della cerimonia ed affrontai il mio lavoro con l�abituale concentrazione, preoccupato di fare al meglio il mio lavoro. Non hai idea, a proposito, quanto sappia essere noioso scattare ...
    ... le foto �ricordo�, delle amiche della sposa, dei compagni di calcetto dello sposo, con i genitori, i fratelli, i nonni, i nipoti, la vicina pettegola, il salumiere che-ormai-&egrave-uno-di casa� Però tua madre era stupenda, con quell�abito da sposa color panna col corpetto che le sosteneva e celava il giusto le sue belle poppe, con la gonna a corolla che arrivava, gonna e sottogonne, appena sopra il ginocchio e le calze velate e le decolté sulla stessa nuance dell�abito e del velo, con un audace (per l�epoca!) tacco a spillo da sette centimetri e la delicata coroncina che le teneva il lungo velo candido� Verso la fine del rinfresco aveva l�aria stanca, anche se continuava a sorridere meccanicamente a tutti, come il suo ruolo di sposa le imponeva, mentre tuo padre era mezzo ciucco e tutti facevano ormai cagnara, mezzi ubriachi anche loro. Poi la vidi alzarsi dal tavolo del banchetto e andare verso la toilette, per cui dopo trenta secondi, la seguii. Quando uscì e percorse di nuovo il corridoio, passò davanti alla porta del ripostiglio dove mi ero nascosto; allungai un braccio, la afferrai per il polso e la tirai dentro. Mi guardò stupita, allarmata, ma anche con una vena di sfrontatezza nello sguardo, appena si riebbe dalla sorpresa e mi riconobbe. �Volevo congratularmi e complimentarmi con la sposa�� le mormorai prima di baciarla. Lei rispose subito ed io abbassai una mano per alzarle le vaporose gonne sovrapposte dell�abito da sposa e le sfiorai le mutandine di sera: la sua ...