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Jotaro, il mio amore giapponese - Capitolo 7
Data: 16/10/2019, Categorie: Anale Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... Tutto andò per il meglio. Quello era decisamente un giorno speciale per noi. Rimasi da Jotaro quella notte. Facemmo l’amore nella maniera più bella ed appassionata di quanto l’avessimo mai fatto. Eravamo così felici, non penso che avremmo mai potuto sentire qualche cosa del genere. Lo dicemmo ai suoi genitori e loro ci offrirono una bottiglia di champange per celebrare. Sapevamo che io non potevo dirlo ai miei genitori per paura di quello che poteva accadere, ma vorrei e spero che un giorno loro capiranno. Io non avevo mai immaginato che essere innamorato potesse essere così magnifico, così grande, ma lo è. Non c’è niente di più grande. Eravamo la coppia più felice del mondo. Pensavamo che nulla avrebbe mai potuto farci smettere di stare insieme. La vita andava alla grande per noi.ConclusioneAvevo deciso di terminare qui la nostra storia.Ci amammo sia nei tempi duri che nei tempi buoni. La mia vita cambiò notevolmente dopo di ciò. La mia famiglia scoprì di noi e quello che videro in noi, li cambiò. La nostra relazione cambiò molte cose in tutte e due le famiglie.Poi Jotaro scoprì che dopo il suo ventesimo compleanno sarebbero tornati in Giappone. Passammo insieme ogni momento possibile. Sapere che dopo due anni ci saremmo separati ci provocò molto dolore. Non c'era nulla che potevamo fare.Facemmo tesoro di ogni momento possibile. La notte dell’annuncio non facemmo nulla se non tenerci stretti l’uno all’altro sperando che fosse un cattivo sogno. Non lo era ed il suo ventesimo ...
... compleanno giunse troppo presto.L’ultima notte facemmo l’amore nel modo più appassionato e completo. Lui mi tenne a lungo dentro di sé dopo che ero venuto ed io lo tenni in me a lungo dopo che mi ebbe penetrato. Non avrei mai pensato che potesse esserci tanta tristezza come quando se ne andò.La tragedia colpì la sua famiglia un anno dopo il loro ritorno. Tutti, eccetto Jotaro rimasero uccisi in un incidente stradale. Noi ci tenemmo in contatto ed io avrei voluto essere là per dargli il mio appoggio. Mi chiamò e passammo quattro ore al telefono. Continuammo a scambiarci lettere fino a ventisei anni.I nostri compleanni erano nello stesso giorno. Quel giorno lui era andato nella fabbrica dove lavorava come direttore della produzione. Un dannato incidente prese la sua vita quel giorno.Nello stesso momento ebbi una visione di lui che entrava nella mia stanza e si sedeva sul mio letto. Lo riconobbi e parlammo. Lui mi baciò e mi disse che sarei stato di nuovo felice. Si girò e se ne andò attraverso il muro. Allora compresi che gli era successo qualche cosa.Un settimana più tardi due giapponesi bussarono alla mia porta. Mi diedero una s**tola. Dentro c’era un chimono di cotone nero. Mi dissero quello che era accaduto. Piansi per ore. Fui inconsolabile per mesi.Ci sono dei momenti in cui mi sento triste o depresso, allora sento le sue braccia intorno a me e lui che mi parla a bassa voce: “Sono qui, Davide. Voglio sempre essere qui. Io ti amerò sempre anche se ho dovuto andarmene. Io ...