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Come iniziò
Data: 16/10/2019, Categorie: Incesti Etero Autore: Rebis
... Uno, in particolare...Lui sarà come la folgore sulla giungla e scatenerà un incendio da cui tutto muterà!-, esclamò il vecchio.Citra annuì. Non capiva sino in fondo ma sapeva che il sacerdote stava parlando del futuro. E lei, come tutti, aveva ascoltato i racconti degli avi. Sapeva che quelle isole appartenevano ai Rakyat. E ai Rakyat sarebbero dovute tornare.-Fai ciò che va fatto. Forgia tuo fratello nell'uomo che dovrà divenire.-, le ordinò il sacerdote. Tossì nuovamente. Nella veste sacerdotale vecchia e stracciata pareva tremante e giunto alla fine.Ma Citra non si fece impressionare: sarebbe divenuta il capo della tribù. E avrebbe condotto i Rakyat alla gloria.Vaas passeggiava lungo la costa. Aveva un occhio nero. Si era azzuffato con Abdul e quel bastardo gli aveva dato tante legnate che ora il giovane non riusciva quasi a camminare. Si sedette.Sabbia bianca... Uno squalo che nuotava in acque basse. La sera che calava su di lui.Bellissima. E terribile, lo sapeva bene.La amava e la odiava. Vaas odiava quell'isola e odiava i Rakyat per averlo costretto a vivere all'ombra di tradizioni ed esempi che non riusciva a eguagliare.D'altronde come avrebbe potuto eguagliare Shistar, il guerriero che da solo uccise mille nemici? Come poteva correre più rapido di Danath, o esser versato nella caccia come Ildevith?Come poteva eguagliare quegli uomini se non si sentiva così vicino affine a quella vita?Lui dalla vita voleva altro. Molto altro.-Fratello.-, disse la voce di Citra. La ...
... giovane si sedette accanto a lui. Vaas sorrise.-Citra. Che bello vederti!-, esclamò. Bello per ovvi motivi e, se la giovane avesse osservato meglio avrebbe anche capito quali ma non parve interessata ad essi. Guardava l'oceano che sciobordiava piano.-Che hai fatto?-, chiese.-Una rissa... Abdul mi ha picchiato.-, disse lui.Solo allora lei lo guardò e Vaas notò del disprezzo nei suoi occhi. La rabbia tornò, decuplicata. Desiderò uccidere Abdul. Picchiarlo fino a ucciderlo.Ma non poteva.-Ti fa male, vero? Vorresti aver vinto, vero?-, chiese Citra. Vaas avrebbe solo voluto starsene in pace.-Sì.-, rispose invece, consapevole che nessun'altra risposta avrebbe soddisfatto sua sorella.La desiderava. Voleva farsela lì e in quel momento. Sulla spiaggia. Come un cazzo di animale.In fin dei conti era quello che erano tutti loro, no?-Allora vai: prenditi la rivincita. Picchia Abdul. Fallo per me.-, disse Citra. Vaas sorrise.Sentì una volontà implacabile svegliarsi. Si alzò.Citra sorrise. Sapeva che Vaas provava qualcosa per lei ma non si sarebbe fatta scrupolo a usare quel sentimento per i suoi fini. Il Talmugai voleva che Vaas divenisse un guerriero? E lei l'avrebbe accontentato.Guardò lo squalo. Girava in tondo, come alla ricerca di prede. Ecco, quello Vaas doveva diventare, no?Da sempre lo squalo era simbolo di forza tra i Rakyat.Era uno dei tre animali sacri per antonomasia, gli animali che i guerrieri incidevano nella loro pelle per ottenerne la forza. Ragno, Squalo e Airone.I guerrieri ...