Cugini
Data: 17/10/2019,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Tabù
Autore: melogodo, Fonte: xHamster
... ore tardissime.ormai ero in confidenza con le scarpe, mi dimenavo e saltellavo in mezzo a tutti gli altri al ritmo regolare della musica anni 80/90, non esitai a fare il buffone ballando in maniera equivoca sul tavolone, le cugine invece avevano preso confidenza con quello stano travestito e mentre circolavo tra loro ne approfittavano per alzarmi il corto gonnellino, aggiungendo sempre commenti più spudorati sulle belle mutande di pizzo, prese sempre più dall’euforia della serata passarono ad azioni più incisive, con gesto rapido afferravano l’elastico delle mutande e abbassavano le mutande, non appena scoperta una parte di chiappa ecco che l’altra mi mollava una sculacciata.Più che stare al gioco devo dire che davo corda io protendevo il sedere e ad ogni schiaffetto rispondevo mandando baci, perché rovinare la bella serata con assurde recriminazioni, in fondo mi ci ero infilato io nella situazione e conoscendo le cugine.La cosa prese a precipitare ormai ero la vittima di quella serata, iniziarono a partecipare alla battaglia delle mutande anche cugini e amiche, come riposizionavo le mutande ecco che qualcuna le riportava a mezza chiappa, vincere non si poteva quindi lascia che le abbassassero abbastanza per farle cadere e una volta arrivate alle caviglie le calciai via.Insomma Gonna corta e sedere al vento, era fatta il gesto diede la stura alla corsa a toccarmi o a schiaffeggiarmi il culo, le due cuginette ma anche gli altri erano s**tenati, i commenti e le battute ...
... fioccavano e vi dirò ero ormai talmente a mio agio con loro da trovarlo eccitante.La sera era piuttosto afosa, dopo due ore di balli eravamo accaldatissimi, i cugini Francesco e Marco ed io ci fermammo e ci portammo sulla riva del vicino fiume, un attimo di silenzio in quella sera calma e con una cielo pieno di stelle e una falce di luna. Non avevo perso tempo a rimettermi in giro per le strade sterrate non circolava nessuno, e poi mi ero talmente abituato che manco ci pensavo più.Passeggiavamo lentamente chiacchierando del più e del meno Francesco al mio fianco e poco dietro Marco lanciava sassi nel fiume, quando sentii prima una mano sul fianco e poi sul sedere, lo lasciai fare, anzi gli spedii un bacio e forse fingendo o forse no dissi con fare femmineo: ” “Franci questa sera il mi culo è stato l’attrazione, magari vorresti di più”.Rimase interdetto : “Veramente cosa intendi per di più forse … non avevo il coraggio di chiederti di farmelo provare”, mi fermai e protesi il sedere all’indietro, lui puntai il suo dito indice sul mio sfintere, : “Dai spingilo dentro”, e lui eseguì.Dovete sapere che eravamo molto affiatati, a lui avevo confessato che a tredici anni, mentre ero in colonia, con uno degli amichetti con i quali avevo scoperto la sessualità, sera dopo sera erano riuscirti a infilarmelo in culo e per una settimana tutte le sere ci trovavamo in bagno.La casa era lontana, il buio quasi totale, solo la falce di luna illuminava la campagna, gli unici rumori erano quello dei ...