1. Il negozio in periferia 5


    Data: 18/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa

    Eravamo dentro la vasca e sotto la doccia e nonostante i giochi cui avevo partecipato poco prima, il mulatto mi attraeva. Forse perchè era sempre gentile, discreto e restava da parte.
    
    Il suo corpo, oltretutto, mi piaceva molto. Non era molto alto, ma aveva una bella muscolatura e un colore di pelle molto bello. In più il suo cazzo era molto ben fatto. Lungo e di una bella circonferenza, con una cappella grossa e soprattutto due palle molto grosse. Insomma....... mi eccitava.
    
    Lui sembrava non curarsi del fatto che io lo stavo carezzando proprio sul sesso, e continuava a lavarmi da tutti gli umori che il mio corpo aveva addosso come conseguenza dei giochi delle ore precedenti.
    
    Ma non sembrava che gli desse fastidio, quindi continuai a farloe notai che le sue mani sul mio corpo adesso avevano una pressione differente, più intensa, più sessuata.......
    
    A quel punto decisi di provarci e nonostante avessi passato le ultime ore a fare la parte del giocattolo dei giochi di cinque uomini di colore e del mio padrone, ormai potevo chiamarlo così, la mia voglia non era diminuita, anzi direi che aumentava.
    
    Il suo cazzo forse a causa dei miei massaggi era aumentato di dimensioni e allora decisi che era venuto il momento di ... assaggiarlo.
    
    Mi chinai e cominciai a leccare quella grossa cappella tenendolo in mano. Il suo gradimento era palese, visto che mi prese la testa e iniziò a dare un ritmo lento ma affondandomi il cazzone sino in gola. La cosa strana era che non ...
    ... emetteva alcun suono, cosa che mi fece pensare ancora una volta che fosse muto. Ma non importava.
    
    La mia pompa continuava, e devo dire che ero veramente bravo a far godere un uomo e l'esperienza degli ultimi giorni mi aveva aiutato a scoprire dei trucchetti niente male. Come ad esempio mentre avevo il cazzo ben piantato dentro la bocca riuscire ad uscire la lingua e leccare la parte di cazzo che restava fuori.
    
    O dare il ritmo del pompino tenendo in mano i coglioni e tirandoli piano avanti e indietro.
    
    Mentre mi esibivo in questi giochetti, improvvisamente il mulatto mi prese la testa di nuovo tra le mani e cominciò ad accelelare la scopata nella mia bocca facendomi venire, a tratti, dei conati. Ma li trattenni e continuai a succhiare sino a quando capii, dagli spasmi del cazzone, che mi stava per regalare il suo sperma. E ancora una volta, come era stato per quasi tutti gli uomini che avevano abusato di me negli ultimi giorni, la quantità era veramente notevole. Ma la cosa che mi colpì più di tutte era la densità del suo sperma. Era una crema, densa e salata, ma soprattutto non finiva più.........
    
    Lui continuava a scoparmi la bocca, nonostante finalmente non eruttava più sperma, e la durezza del suo bastone non diminuiva per niente.
    
    Nonostante fosse non molto alto ad un certo punto mi prese come si io fossi un bambolotto e mi sollevò ino a mettermi le mani sulle natiche e farmi poggiare sul suo stomaco. Il suo cazzone, sempre duro, svettava verso l'alto a pochi ...
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