098 - Il dolce stupro
Data: 18/10/2019,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: ombrachecammina
E� notte. Stiamo tornando a casa dopo una cena�. per un motivo banale litighiamo��scendo dalla macchina arrabbiata il resto della stradame la faccio a piedi. Tu incazzato prendi e vai. Sono qui che cammino, strada buia e maledico la mia gelosia�avevo progetti carini�tu non lo sai ma sotto al vestito indosso un body con i ferretti ma senza coppe e aperto nella zona inguinale� cammino a disagio con un po� di paura� tu che non torni indietro. Finalmente arrivo a casa, come sempre i soliti imbecilli hanno lasciato aperto il portone, non faccio in tempo a chiuderlo che sento un braccio stringermi la gola, un bavaglio che mi blocca l�urlo di paura�. mi sento bendare e vengo trascinata giù nelle cantine. Sono terrorizzata. Non una parola non un movimento,sono li per terra dove mi ha lasciato, sento i suoi occhi addosso. Il mio respiro affannato il mio cuore martellante,sento che si avvicina, mi tocca una gamba�.mi ritraggo, mi prende per i capelli ed una voce metallica mi dice che se faccio la brava non mi succede nulla. Solleva il vestito, un esclamazione di sorpresa nello scoprire il mio intimo un po� particolare, la voce che sussurra �lo sapevo che eri una puttanella in cerca di cazzo�. Il mio rossore è notevole le sue mani stringono con forza il mio seno, lo schiaffeggia , morde i capezzoli, li succhia forte�..sono terrorizzata ma stranamente comincio ad eccitarmi.Penso a te l� unico modo per evitare il panico è pensare che tutto sia un nostro gioco�.mi allarga le gambe,sento ...
... qualcosa di bagnato, è lui che ci ha sputato per inumidirmela mi sento completamente impotente sento il cazzo entrare, la paura lo fa� sembrare più grande di quello che è�. comincia a sbattermi con forza continuando a torturarmi i capezzoli, sento dolore ma anche piacere pensando sia il tuo cazzo e non quello di uno sconosciuto. Mi gira, mi fa mettere a quattro zampe il duro pavimento della cantina che mi fa� male alle ginocchia, comincia a sculacciarmi dicendomi che solo le puttane in cerca di cazzo si vestono così e lui me ne darà fino alla nausea. Sempre tenendomi per i capelli mi infila il cazzo nel culo,il mio urlo soffocato lo eccita ancora di più, continua a sfondarmi e mentre con una mano mi tira i capelli con l�altra mi prende la figa� Io nonostante il dolore, l�umiliazione e la rabbia sto godendo. ho capito che l�uomo misterioso sei tu, solo il tuo cazzo sa muoversi perfettamente e riesce a farmi godere fisicamente di culo�Con la rabbia sempre più forte per lo spavento che mi hai fatto prendere riesco a togliermi il bavaglio e comincio a gridare che era ora che un vero cazzo mi facesse godere� sento la tua di rabbia, la tua gelosia , mi inculi sempre più forte, non hai capito che io so�. Godo tantissimo e con l�orgasmo non riesco a trattenere il tuo nome, nel momento esatto che lo senti pronunciare mi riempi il culo di sborra calda�. Ci calmiamo, mi aiuti ad alzarmi mi porti a casa , mi spogli dolcemente e mi metti sotto la doccia, sono sfinita, mi lavi delicatamente ...