1. Ti amo papà


    Data: 20/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Ajeje Brazorf

    ... del rapporto padre-figlia o di quello madre-figlio ma in un rapporto come quello tra me e te c'è molto più feeling e affinità. Posso affermare che per me avere un figlio maschio è come ripercorrere la mia vita dalla nascita all'età adulta. Mentre mi diceva queste parole mi fissava intensamente negli occhi, senza staccare lo sguardo e io mi stavo quasi commovendo. -Wow papà...è stato...é stato bellissimo E subito senza pensare alla nudità lo abbracciai con gli occhi pieni di gioia e amore -Figliolo, tu e tuo fratello siete tutto per me! Io mi staccai dall'abbraccio e guardando dritto nei suoi occhi per poi chiuderli dolcemente lo baciai delicatamente sulle labbra, senza lingua, era un bacio che sapeva di "AMAMI!". -Questo cosa significa? -Papà mi hai fatto commuovere quando hai fatto quel discorso, sei speciale per me. IO TI AMO -Amore anch'io ti amo ma è un altro tipo di amore -No, l'amore è universale e io ti amo sia da padre che da uomo. -Non è normale quello che stai dicendo, non possiamo amarci da uomini. Io sono tuo padre e tu sei mio figlio, è tutto sbagliato -Non me ne frega niente se è sbagliato, tu mi hai fatto sentire unico nonostante dirai lo stesso anche a mio fratello, ma da ora per me sei il mio amore. Non diedi tempo di replicare a mio padre per paura che se ne vada e infatti lo zittii baciandolo sulle labbra, ma ora era diventato un bacio da "Sei mio" -No, non possiamo! -Papà io ti amo! Ti prego amiamoci! Ancora una volta mi avvicinai al mio paparino per ...
    ... baciarlo e questa volta era diverso perché anche lui ricambia il bacio, la mia lingua e la sua si incrociano, un brivido caldo si sviluppó in tutto il mio corpo, stavo sognando, con la mano destra mi cingeva il collo e con la sinistra mi stava carezzando la schiena, invece io usavo le mani per toccare quelle braccia e quel petto villoso e rude forgiati dalla fatica. Mio padre si staccò. -Sei sicuro di quello che stai facendo? -Sicurissimo! Io voglio essere scopato da te! -Hai la testa dura! -Sì, molto Detto questo riprendiamo a baciarci senza sosta per cinque paradisiaci minuti con le mani che continuano a scorrere e perlustrare i nostri corpi. Io mi ero fissato sui capezzoli, li stringevo e li pizzicavo, invece papà stava giocando teneramente con i miei capelli e il mio ombelico. Il primo a osare fui ovviamente io, gli presi l'uccello in mano, già durissimo, lo scappellai e feci scorrere lentamente su e giù la mano lungo l'asta, senza staccare la mia bocca dalla sua. È stato il primo pene diverso dal mio che toccavo, era caldissimo, molto più cicciotto di quello che mi aspettassi, con le vene in rilievo, era proprio come mio padre. Mentre io lo segavo, papà mi baciava sul collo, mi mordicchiava e leccava le orecchie, i capezzoli erano distrutti dal trattamento di mio padre. Poi anche lui mi prese il pene in mano, immaginavo che fosse la prima volta anche per lui, le mani callose di mio padre erano una goduria per me, mi aveva scappellato e stava maneggiando con delicatezza i ...