1. La coppia


    Data: 21/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: schiavadelcazzo

    ... prima con il fallo doppio. Mugugnavo, mi lamentavo, non ce la facevo davvero più a prenderlo li, era da un sacco di tempo che non facevo sesso anale e loro quella sera si riaprirono la strada in tutti i modi: Nicola mi diceva di stare tranquilla che ben presto sarebbe diventato piacevole come sempre, la sua voce era dolce e calma adesso e mi dava dei piccoli baci sulle labbra e sulla fronte, sapeva bene che ero al limite della sopportazione.. cercai di resistere altri due colpi poi per la prima volta in quella sera mi imposi e in un orecchio gli bisbigliai “BASTA!”. Non protestò, lo sfilò delicatamente per andarlo ad inserire nella vagina donandomi un po’ di piacere fino a raggiungere l’ultimo e stremato orgasmo. Mi baciò, si alzò dal letto e si diresse verso la porta; “Dove vai?” chiese Francesca. “Io sono a posto così… e anche voi mi sembra” rispose ridendo “adesso, con calma, possiamo pure rivestirci” e uscì dalla stanza. Mi sedetti sul letto guardai Francesca, aveva un’aria sfinita pure lei… “mi gira la testa” mi disse; già, pure a me girava la testa da tanti orgasmi avevo raggiunto, facevo fatica a stare persino seduta. Presi l’orologio e guardai l’ora: le 23.30. pensavo fosse passato molto più tempo da quando avessimo iniziato a giocare e ...
    ... invece erano passate solamente tre ore dall’inizio della cena. Francesca si alzò e mi aiutò a raccogliere i miei vestiti che nella foga del momento erano stati sparpagliati di qua e di la per la stanza.
    
    Prima di uscire dal loro appartamento mi girai verso Francesca che mi baciò di nuovo in maniera appassionata e, come una sorella maggiore premurosa, mi disse: “Petola, sei hai bisogno, chiama!”, la ringraziai e scesi con Nicola in strada per farmi dare le indicazioni per tornare sulla via del ritorno. Camminavo per le scale e per l’atrio del palazzo in punta di piedi per evitare di disturbare ulteriormente i condomini che probabilmente erano già a dormire (o quantomeno cercavano di farlo); fuori dal cancelletto mi spiegò il tragitto per tornare sulla strada principale che mi avrebbe portato a casa mia, poi mi salutò con un bacio a fior di labbra.
    
    Mi ritrovo nel letto a ripensare a questa nuova avventura e penso che domani in università farò fatica a stare seduta sulla sedia… sento i capezzoli che iniziano a farmi male da quanto sono stati torturati; mi squilla il cellulare, lo prendo in mano e leggo che è arrivato un nuovo messaggio. Sono Nicola e Francesca… “Grazie di tutto, speriamo di aver trovato un’amica.. buonanotte”… buonanotte…
    
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