1. Mentre fumo e penso a te


    Data: 22/10/2019, Categorie: Masturbazione Autore: James D. Morgan

    ... la mia lingua ti invade e ti penetra vogliosa, mentre tu mi tieni la testa, spingendola con forza tra le cosce, e godendo sulla mia lingua. Lo specchio mi mostra un corpo di un uomo teso, in penombra, con il suo cazzo in mano, muscoli tirati in uno sforzo. Contratti e rapidi nel movimento, mentre gode con la testa all’indietro, preda e vittima del suo piacere, con il suo cazzo duro e forte che viene scopato dalla sua stessa mano. A ritmo veloce e furioso. Convulso. Quell’uomo riflesso allo specchio sta impazzendo di piacere, si contorce e non riesce quasi a trattenersi, finchè si ferma all’improvviso e guarda fisso i miei occhi. Quando mi vedo riflesso in quello specchio, godere così tanto, mi eccito ancora di più. Mi fermo, non voglio ancora venire. Fumo ancora. La furia di prima ha seccato le mie labbra e mi passo la lingua per inumidirle. Ma vorrei fossero le tue labbra quelle che sto leccando. Vorrei fosse la tua lingua quella che sento passare sulle mie. Ora quello che voglio immaginare è di entrare dentro di te. Piano, dolcemente. Scivolare dentro di te assaporando ogni centimetro, affondando piano, sempre più dentro, finchè non ti riempio tutta, e mi senti bene dentro di te. Immagino il tuo gemito di piacere. Immagino il mio. Il respiro dei nostri corpi e i baci dati e ricevuti. L’amore delle volte sa essere così tenero anche quando la passione travolge la ragione. E’ con questa dolcezza che la mia mano riparte alla ricerca del ...
    ... piacere. Ritmata, prima lenta e poi sostenuta, costante ed alternata come una poesia in rima baciata, mentre sento il tuo cuore battere, e il mio correre all’impazzata e il tuo corpo ansima e si contorce sotto di me, assecondando le mie spinte, respirandomi addosso, facendomi godere e perdere la ragione. E’ immaginandomi i tuoi occhi che provo più piacere, che sento il cazzo gonfiarsi, le vene pulsare, e il mio sapore incalzare la venuta. Lo sento bollente, voglioso di venire dentro di te, e ancora su dite, e ancora nella tua bocca, su quel bellissimo culo e bellissimo seno, e ancora dentro il tuo culo, sui tuoi piedi...il respiro sale, il sangue spinge con forza nel cervello e tutto diventa distante, lontano. Un bagliore attraversa il cervello come uno sparo. Come un boato assordante. E come lava, il mio sapore fuoriesce e bagna tutta la mano. Mentre ancora godo continuo a massaggiarlo, sempre più piano, avendo cura che esca tutto, e che il piacere sia prolungato. Emetto un gemito, e un sospiro. I muscoli si rilassano. Il battito torna regolare, così come la vista, e i suoni dentro la mia testa si risvegliano, ripresi dal torpore. Sono in estasi. Sono bagnato dal mio sperma. Ed è qui che immagino la porcata. Tu che vieni verso di me, rimettendoti apposto il vestito, che ti chini maliziosa a guardarmi, come nella foto descritta all’inizio, e cominci a leccarmi tutto. A pulirmi con la lingua. A pulirmi così bene da continuare a farmi godere.... 
«12»