Negli spogliatoi - Racconti Erotici

Negli spogliatoi

Dopo quel pomeriggio a casa, il rapporto con Francesco era pressoché rimasto immutato. Lo avevo invitato altri pomeriggi ma lui aveva rifiutato. L’unica cosa che era cambiata era durante le ore di educazione fisica. Negli spogliatoi si metteva sempre da parte a me.

“Come mai ti metti qui adesso?” gli chiesi un giorno mentre andavamo a prendere un caffè e lui mi disse ridendo “così lo puoi vedere ma non toccare e gustare”.

Me lo volevo gustare eccome, ma non avevo più avuto incontri con lui.

Giocavo a calcio e lui arbitrava per cui era impossibile organizzare qualcosa durante il fine settimana. Avvenne però che per una rissa in campo mi presi 3 giornate di squalifica più una in più decisa dal mister. Ero fermo per quasi un mese.

Francesco lo seppe e un giovedì mi disse “tu sabato pomeriggio non fare scherzi e vieni con me. Ti passo a prendere per le 13.15”

Accettai senza chiedere ulteriori spiegazioni. Ma forse pregustando o immaginando cosa mi sarebbe potuto succedere decisi di prepararmi per bene soprattutto dietro.

Andai in farmacia e comprai un clistere, me lo feci sabato mattina in modo da essere vuoto per il pomeriggio.

Arrivò puntuale alle 13.15, mi porse il casco e partimmo. Raggiungemmo una citta poco distante dalla nostra in uno stadio nuovissimo.

Gli dissi “Perché mi hai portato con te?” “Sarai il mio aiutante oggi pomeriggio”.

Non fiatai ma ancora non capivo il motivo di quella sua scelta.

Lo seguii negli spogliatoi e lui chiusa la ...

... porta a chiave. Eravamo soli, finalmente!

Inizio a spogliarsi e a indossare la divisa. Si tolse gli slip e me li lancio. Li presi al volo e li annusai…lui sembrava gradire quella scena poiché il suo cazzo incominciò ad irrigidirsi.

Indossò il costume e la divisa.

Poi si avvicinò a me mi diede un bacio e mi disse “guarda nel borsone, ho un regalo per te”. Frugai e trovai un perizoma da uomo nero nuovo con ancora l’etichetta e li vicino un flaccone di lubrificante con dei preservativi.

“Indossalo, adesso!”Senza fiatare mi tolsi i pantaloni e sfilai gli slip e indossai il perizoma che mi aveva comperato.

Si avvicinò e mi fisso per bene, poi mi fece piegare a 90 per gustarsi il filo nero tra le chiappe. Mi sculacciò violentemente due volte, facendomi uscire un gridolino misto tra dolore e piacere.

“rimettiti i pantaloni, devo andare “

Mi rivestii e lo segui negli spogliatoi delle due squadre per fare il cosidetto “appello”.

Mi diede la chiave dello spogliatoio e dopo averlo chiuso iniziò la partita. Io rimasi fuori dallo spogliatoio. Quel giorno vidi Francesco sotto una luce nuova e per certi versi più eccitante.

Fischiò la fine del primo tempo e mentre le due squadre rimasero sul campo lui entrò negli spogliatoi e io lo seguii.

Si levo la maglietta e si mise a bere da una bottiglietta lasciando cadere l’acqua sul suo petto…a quella visione cedetti e mi buttai sul suo corpo leccandogli i capezzoli e l’acqua che scendeva.

Lui non mi disse nulla…salvo ...