1. Amici per sempre


    Data: 25/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Io e Andrea, io e il mio miglor amico, nati a pochi giorni di distanza, cresciuti sempre insieme, stesse scuole, stessi amici, vacanze con le nostre famiglie sempre al mare, praticamente una coppia, e poi crescendo morose e matrimonio, e il bello è che anche le nostre mogli, ormai sono come noi, siamo un quartetto unito, e intendo anche sessualmente. Forse è meglio che cominci dall'inizio, io e Andrea, essendo molto uniti, e vivendo praticamente sempre a stretto contatto, abbiamo scoperto insieme le gioie del sesso, le prime erezioni, le prime seghe, e a dire il vero, il più maschio è sempre stato lui, sin da giovani il suo cazzo si era indurito per primo, era stato il primo a sborrare, è stato inevitabile, che la femmina del duo sia stata per prima io, si dopo che per parecchio tempo, ci si toccasse, e che gli facessi i primi pompini, ricambiati poi da lui, fù inevitabile, che un bel giorno, visto la mia indole femminile, che mi prendesse. Era un pomeriggio di giugno, eravamo a casa sua, e come sempre soli, i nostri genitori lavoravano, e una volta finito di studiare, Andrea mi accompagnò in camera dei suoi, aprì l'armadio, e mi porse un reggicalze di sua madre, e delle calze, me le fece indossare, e poi come spesso accadeva, cominciammo a baciarci, e a toccarci, manco a dirlo, il suo cazzo si indurì subito, era uno spettacolo, una colonna di carne, un obelisco, dritto e svettante, e al culmine, una cappella rosso fuoco, io passavo ore a leccarlo e a succhiarlo, mi piaceva, ...
    ... lo adorava, e vederlo spruzzare era il mio regalo più ambito, e col tempo avevo apprezzato anche il fatto di gustarmela, e bermela tutta, ero di fatto una puttanella, e lui il mio uomo. Dopo lunghi baci, iniziai come sempre a succhiarlo, e a un tratto, Andrea, si sporse dal letto, e aperto il comodino, prese un tubetto di vasellina, mi raccontò, che il padre lo usava quando inculava la madre, visto che era ben fornito anche lui, e presami le mani, mi guardò negli occhi e mi disse: vuoi diventare la mia donna? voglio averti, devi essere mia, io lo abbracciai, e dissi subito di si, che non aspettavo altro, ma che avevo paura era troppo grosso, e lui mi accarezzò i capelli e mi disse di stare tranquilla che ci avrebbe pensato lui, e così fece, mi girò a mi mise a pecora, e inziò a leccarmi il buchino, e lentamente infilò la lingua, era divino, il mio cazzo divenne duro e lui cominciò a mingermi, si come si fa con la mammella della mucca, era sublime, sentire la sua mano che si muoveva per tutta la lunghezza del mio pene e la sua lingua intrufolarsi in mè, poi sempre mungendomi, cominciò a umettare le sue dita con la vasellina, e iniziò a intufolarne prima uno, fino in fondo, roteandolo lentamente, e poi due, e col passare del tempo divennero trè, era molto bello, e io ero rilassata, poi mi fece mettere a pancia su, spalmò il suo pene per bene, e poi sollevò le mie gambe, e appoggiò la sua cappella al mio buco palpitante, mi strizzò l'occhio e iniziò a penetrarmi, sentii la sua ...
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