La tua cagna
Data: 27/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Morena88
... me...del tormento che mi stai procurando...facendo salire il mio livello di eccitazione. Percepisco perfettamente la tua presenza a sovrastarmi... vorrei poterti vedere... poter vedere la voglia riflessa nei tuoi occhi...vedere le tue labbra nutrirsi di me… “Guarda come si muove questo bacino...non riesci proprio a stare ferma, eh? Stai impazzendo o mi sbaglio, cagna?” il tono sempre basso e caldo. Mi sento sprofondare nel materasso a questa domanda, rispondendo con un filo di voce “No...Padrone...non si sbaglia”. Una risata beffarda e compiaciuta si diffonde per la stanza. Mi mordo il labbro, cercando di nascondere, invano, un sorriso. Qualcosa di umido, percorre il solco tra i miei seni, facendomi trasalire, segnandone poi, il perimetro. Ci metto un po’ a capire che si tratta del tuo dito, bagnato di saliva. I movimenti, sono estremamente lenti, studiati apposta, per tormentarmi. Ora, quel dannato dito, scende verso l’incavo dell’ombelico, nel quale si sofferma, tormentandolo con piccoli e delicati movimenti circolari, per poi uscire e dirigersi verso il fianco sinistro. Una piccolissima pausa, giusto il tempo di inumidire di nuovo, quel tremendo strumento di tortura e poi si riparte. Ora sta percorrendo la parte interna della coscia...arriva fino alla caviglia, e risale di nuovo, sempre con estrema calma. Passa sul confine del pube, aumentando leggermente la pressione, per poi scendere lungo l’altra gamba. Il mio corpo, si contorce sotto queste attenzioni, che mi fanno ...
... ansimare con più intensità. Quando risale, finalmente, vengono date un po’ di attenzioni, anche a quel piccolo bottoncino turgido, situato tra le mie gambe. Il tuo dito umido, lo sfiora, provocandomi un piccolo fastidio, ma questo, è solo per prepararlo all'attacco vero e proprio, che non tarda ad arrivare... Sono di nuovo le tue labbra a racchiudere e tormentare il clitoride. La barba accarezza le grandi labbra e il pube, mentre la lingua, calda, morbida ed esperta mi stuzzica. Mi inarco, per quanto mi è permesso dalle corde, contro quella tua bocca, così affamata. Gemo e piagnucolo senza ritegno, quello che fino a poco fa, era solo un calore nel basso ventre, ora è un incendio in piena propagazione in tutto il corpo. I suoni che si elevano dal mio sesso, mi fanno sentire una porca...una troia, intrecciati con i tuoi ansimi, soffocati sulla mia pelle morbida, calda e vogliosa. Mi agito senza più controllo, completamente abbandonata al tuo volere. Un gesto inaspettato, mi toglie il fiato per un momento: due dita, si fanno largo tra le labbra della fica gocciolanti di umori, prepotenti e rudi, andando dritte a stimolare il punto G. A quel contatto, piagnucolo con più forza, il respiro è quasi assente. Anche i tuoi gemiti si fanno più intensi, più rudi...seguendo il ritmo delle dita al mio interno. Dopo pochi minuti di quel dannato supplizio, non resisto più, il mio corpo, è ormai un tutt'uno di spasmi e brividi. Con un filo di voce ti supplico “ Pa-Padrone….La scongiuro...mi- mi ...