-
La pompa da benzina
Data: 27/10/2019, Categorie: Trans Autore: BlackInk, Fonte: Annunci69
... mai. Potrei continuare a spompinarlo per ore e ore fino a farmi riempire la pancia di sborra, ma il desiderio di averlo dentro di me è troppo grande. Lo ciuccio solo quanto basta per portarlo al fulgore del suo vigore. Il ragazzo mugola e mi tiene la testa. Gli piace come lo sto lavorando. Lo vedo dal basso. Ha gli occhi chiusi e la bocca aperta. Sussurra qualche parola nella sua lingua. Gli stringo le palle, grosse e gonfie di piacere. Chissà quante altre troie come me ti sei scopato, penso mentre gli mordicchio la cappella. E chissà come le hai fatte urlare di dolore prima e di piacere poi. Voglio che tu faccia lo stesso con me, stasera. Voglio che mi spacchi in due e che mi mandi in paradiso con la tua grossa bestia nera. Lo sento duro e gonfio contro il mio palato. È il momento di accoglierlo dentro di me. Mi stacco da lui e mi sollevo. “Ti voglio dentro.” gli dico mentre mi sfilo le mutandine e mi sollevo la gonna. Lui vede il mio uccello dritto e si blocca. Non si aspettava di trovare la sorpresina. Non gli ho dato il tempo per approfondire. “Ma lei è un…?!?!” chiede balbettando. “Sì.” gli rispondo, “ma per te sono solo la tua troia.” Mi appoggio al tavolo e divarico le natiche invitandolo a prendere possesso del mio fiorellino. Dalla borsa tolgo il lubrificante, so che ne avrò molto bisogno. Ne verso una buona quantità sul cazzone e faccio lo stesso con il mio povero ano, che a breve riceverà quel serpente di ebano. I tacchi ...
... portano il mio buco al livello del bacino del ragazzo aiutandolo così a presentarsi alla mia porta. Ecco, lo sento appoggiarsi, sento la cappella sfregare contro il buchetto. Lo rilasso e spingo il bacino verso di lui. Il negro fa lo stesso e il mio culo si apre. Non sono una verginella, ma questa minchia è davvero di una dimensione impressionante. La sento farsi strada dentro di me, mozzarmi il fiato. Il dolore si allarga fino alle ginocchia, solo l’arpione nero impedisce che cada a terra. Piano piano però il dolore lascia posto al piacere. Il ragazzo sa come usare il suo attrezzo. Spinge ma senza violenza, entra fin dove deve senza forzare troppo e io comincio a godere come una cagnetta. Ho l’uccello dritto come non mai, penso che verrò senza nemmeno toccarmi. Con mia somma sorpresa la sua lunga mano nera afferra il mio cazzo rigido e inizia a masturbarmi mentre mi scopa il culo. Sono al massimo dell’estasi. Mi manca solo un’altra nerchia in bocca e poi sarei la vacca più felice dell’universo. Da dietro mi fotte e da davanti mi sega. Io urlo parole sconnesse, lui geme in una lingua straniera. Sento che l’orgasmo sta per esplodere dai miei coglioni sovreccitati. Avviso il mio compagno e lui intensifica il suo lavoro sul mio culo e sul mio cazzo. Nel momento in cui i primi schizzi cominciano a fuoriuscire dal mio glande sento anche il suo caldo seme colpire il mio intestino e in un urlo liberatorio veniamo contemporaneamente. Il suo moto si affievolisce e io mi devo ...