1. Sbarro gli occhi


    Data: 29/10/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... faccia e il suo grembo dovessero incontrarsi. Io sono al momento confusa, disorientata e scombussolata, per il fatto che intuisco molto bene che cosa lei s�aspetti rettamente da me, ma io non sono un uomo, non l�ho mai fatto, giacché mi vergogno.A dispetto delle deboli proteste e degl�instabili malcontenti della mia mente, seguono clamori e rimbombi peraltro muti che la donna non può captare né sentire, io in tal modo mi ritrovo ad allargare con le dita la sua pelosa e odorosa fenditura per leccarla. La sua fica &egrave come il rivestimento d�un mollusco penso fra me, poi con la coda dell�occhio vedo confusamente quei folti peli pubici come fuggevoli mazzetti d�alghe, cosicché assaggio il gusto salmastro ma gradevole di quella deliziosa e lussuriosa fica, laddove la sua proprietaria &egrave distesa attualmente in un armonioso, placido e soave dormiveglia. Non molto distante c�&egrave un uomo, lì c�&egrave il suo proprietario, lui la possiede, perché ha diritto sul suo corpo, come su d�un qualsiasi oggetto da lui comprato. La donna &egrave supina sul letto come una bestiola che mostra la sua sottomissione, in quest�istante l�uomo &egrave la mia totale proiezione, io sono l�uomo, cosicché la penetro con le dita lasciando che si lamenti per il regalo, per la sorpresa e per il dolore, perché io sono l�uomo, sono il suo padrone.Attualmente la possiedo come meglio m�aggrada, ho diritto sul suo corpo come su d�un qualsiasi arnese da me acquistato, per questo con le dita la ...
    ... penetro nello stesso momento anche nell�ano spingendo forte. Io vorrei vederle il seno, però faccio fatica, giacché quell�indumento &egrave talmente avviluppato tenuto conto che mi ostacola di scoprirle agevolmente il petto, sennonché in quella circostanza io lacero, sbroglio e tendo senz�arrivare alla pelle disadorna della donna. Al presente sto sudando, poiché la mia �individuale essenza che ozia� si capovolge nell�ottomana senza contegno né compostezza con una mano intrappolata comodamente tra le cosce, finalmente il corpetto di quell�indumento viene abbassato e senza neanche un�occhiata di contemplazione, aggiungerei di puro di misticismo verso quel seno piccolo e ben modellato, comincio a palparlo plasmandolo, malgrado ciò resto sorpresa non trovando il piacere che cerco.La donna &egrave al presente rasserenata, rilassata, come se nulla le stesse accadendo, in quanto si volta con noncuranza a pancia in su nel letto, al momento &egrave distesa con le gambe unite, il corpetto &egrave di nuovo al suo posto intatto, l�abito stavolta le scopre le chiappe, le natiche scure e toniche, che peraltro accarezzo appena per dedicarmi in conclusione al suo retto, giacché le mie mani sono instancabili e tenaci. Io cerco il suo dolore, chissà, eppure perseguo infaticabilmente e senza sosta qualcosa, forse un dispetto, una ripicca, più o meno un ricordo. Quelle mani che m�allargavano e m�introducevano nella vita reale, facendomi sennonché sentire più vergine di quanto non fossi mai stata. Al ...