1. La visita dalla dottoressa (parte prima)


    Data: 30/10/2019, Categorie: Feticismo Autore: Aiwendil, Fonte: xHamster

    ... non è niente...devo abbassarti un po' jeans e mutandine per controllare bene."Anche in quella posizione inizio a palpare e a tastare il mio coccige. Premeva coi suoi pollici lungo le fossette dell'osso sacro e, prendendo il medesimo aggeggio, continuò a prendere delle misure. In quel momento mi sentivo tranquillo. Ero a pancia in giù ed il mio pisello con la sua eccitazione era nascosto. Ma un pensiero, come un fulmine a ciel sereno, si fece all'improvviso strada nella mia mente: ed ora che dovrò girarmi? Non mi avrà mica denudato anche da sotto? Tentai di infilare una mano sotto la mia pancia, per cercare di capire fin dove fosse scoperto il mio basso ventre! La dottoressa si accorse di quella manovra e non esitò a dirmi: "che succede?" In quel momento non seppi che rispondere: a quella pignolona non sfuggiva proprio niente! Si era pure accorta delle macchie di pipì sui miei pantaloni e, con aria quasi sconfitta, blaterai un "niente, va tutto bene."-"Bene, l'asseto schiena bacino va benissimo. Ora alzati e va' di nuovo dietro il paravento e togli i pantaloni: devo fare il checkup delle gambe."Mi alzai. Stavolta la situazione si faceva eccitante: le sole mutande avrebbero nascosto molto meno la mia eccitazione ed ora dovevo presentarmi a lei con le sole mutande e le calze bianche. L'idea mi faceva impazzire ed il pensiero, durante la breve strada tra lettino e paravento, mi provocò una fulminea e quasi dolorosa erezione. Ora il mio pacco strizzato era tutto in ...
    ... mostra.-"Eccomi dottoressa, ho tolto i pantaloni", le dissi.-"Molto bene. Vai di nuovo sul lettino."Mi distesi e cominciò ad osservarmi dall'alto. Aveva davanti ai suoi occhi il mio corpo quasi nudo e con un solo indumento a coprire il mio cazzo e le mie palle! Oltre che le calze ovviamente, le quali, dopo avermi osservato, lei stessa mi ha lentamente sfilato!-"Ora si che sei un tipo da spiaggia", mi disse la troietta unendo le calze agli altri indumenti riposti dietro al paravento, "al mare con le calze non si può andare, peccato che non abbiamo la lampada qui, senò ti abbronzeresti!"Mi osservò ancora qualche istante con le sole mutande ed il pacco ben in vista e dopo un po' disse: "bene, vediamo le ginocchia."Mi afferrò la gamba e cominciò a fletterla verso il petto. La mia coscia poggiava sul mio petto, concedendo ai suoi occhi curiosi e da troietta di ammirare il mio pacco super strizzato e con le grosse palle che credo fuoriuscissero un po' dal bordo dello slip bianco.Continuava a spingere la mia gamba destra, quasi a voler strizzare ancora di più quelle palle tormentate e quel pisello che oramai emanava calore e odore percepibile dal suo naso. Cambiò posizione: si mise più vicina e stavolta era proprio frontale alle mie palle, le quali erano "coperte" da una sottile striscia di stoffa bianca, la quale neanche riusciva più a contenerle, tanta era la pressione. Rimise a posto la gamba. Adesso toccava all'altra, la sinistra, ovvero il lato in cui puntava la mia cappella rossa e umida. ...
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