1. La Pozione Magica


    Data: 02/11/2019, Categorie: Etero Autore: FrankOssido

    ... nella figa delicata della ragazza viziata. La sua figa era come un forno, le pareti erano lubrificate e morbide. Infilò il mio pene godendosi ogni cm della penetrazione fino a infilarlo tutto. Il leggero pelo pubico della ragazza strofinava contro il pube del ragazzo eccitandolo ancora di più. Arrivato al fondo, Federica emise un leggero sospiro. “Federica ora inizio a scoparti come la troia che sei, voglio che gemi come una pornostar, ma senza urlare troppo che potrebbe sentirci qualcuno” La afferrò per i fianchi e iniziò a penetrarla, ad ogni affondo sentiva che la sua figa chiudersi sul cazzo come a volerlo massaggiare. La ragazza gemeva sommessamente e i suoi gemiti non facevano che eccitarlo. Aumentò il ritmo e ammirò quella schiena nuda e perfetta, ci passò la mano sopra e poi aumentando il ritmo della scopata scese con le mani sui suoi seni stringendoli forte e usandoli come appiglio: quanto erano sodi! Con una mano le teneva un gluteo e lo facevo sbattere sul cazzo, mentre con l’altra, piegato su di lei, le tastava una tetta mentre la sentiva gemere sempre più forte. Sentì la sua vagina esplodere in un orgasmo, egoisticamente Flavio sparò non fosse solo l’effetto “indesiderato” del composto chimico. Ora però doveva esplodere pure lui. “Troia veloce in ginocchio! Cazzo in bocca ed ingoia tutto!” Accadde tutto in poco più di 5 secondi, il cazzo pulsava e ...
    ... solo stringendolo alla base Flavio riuscì a tardare di pochi secondi l’esplosione. Infilò il cazzo tra le sue labbra e appena le sentì serrarsi su di esso lasciò andare tutto lo sperma nella sua bocca dorata. Ci vollero 10 interminabili secondi per scaricare quei getti violenti di sperma nella sua bocca, mentre lei con i suoi occhi azzurri lo fissavano con l’espressione di chi stava faticando a ingoiare tutto. Poi finalmente Flavio si staccò da lei e si gettò sulla sedia. Stava ancora riprendendo fiato quando le ordinò di aprire la bocca: dentro non c’era altro che saliva, da brava cagnetta aveva ingoiato tutto. “Brava troia, ora rivestiti e siediti su quella sedia” aveva infatti notato che era passata quasi un’ora e mezza e se i calcoli erano esatti rimanevano solo più 10 minuti di autonomia. Come ultimo desiderio le impose di lasciargli il perizoma bianco e vestirsi senza di esso, ebbero giusto il tempo di risistemare la stanza che subito Flavio notò che si riprendeva. “Molto bene signorina, ora continuiamo entrambi a cercare materiale e ci riaggiorniamo. Che ne dice di domani a quest’ora?” “Umpf, domani ho palestra, facciamo dopodomani che prima non posso” Finito l’effetto della “pozione”, Federica aveva subito ripreso l’atteggiamento da stronza. “Va bene signorina, ma stavolta si prepari meglio”. Per pareri, consigli e curiosità scrivetemi a frank.ossido@libero.it 
«12345»