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Una vera e insospettabile signora !
Data: 03/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Luisa la zoccola
... faccio le gang con sei o sette ed è capitato anche con dieci maschi. Ero vergine di culo e ora impazzisco a prenderlo in culo. Inoltre me lo sono fatto rompere da tre porci che prima di quel momento non conoscevo nemmeno. Detto questo, sono comunque un’ insospettabile donna di oltre quarant’anni che si è finalmente rifatta una vita con un altro uomo. Una delle tante! Mi chiedo ancora oggi che faccia farebbero se conoscessero la novità. VENTI. Facciamo il trasloco e durante il medesimo ci accorgiamo che avremmo bisogno di qualche aiuto. Soprattutto di qualche consulenza. Ci viene in mente di segnalare tutto questo nel sito di porcelli dove sono oramai una mezza star. E chi si propone di aiutarci? Andrea. Il tipo che mi aveva scopato a casa di mia madre ma che non era riuscito a venire. Non ci volle molto a convincere il cornuto a fare in questo modo. Come di consueto gli andò incontro portandolo a casa nostra. Ovviamente era un delirio di oggetti sparsi in giro. La camera era ancora vuota e scatoloni da ogni parte. Andrea si presentò con garbo. Come se fosse la prima volta che mi vedeva anche se gli brillavano gli occhi dal desiderio di riprovarmi. Fu molto professionale e al momento di congedarsi chiese di andare in bagno a lavarsi le mani. Era tutto concordato. Appena chiuse la porta dissi a Riccardo di uscire. Non vi dico la faccia sorpresa quando Andrea mi trovò seduta sul divano in sala. Gli feci cenno di avvicinarsi e fui io a slacciargli i pantaloni. Gli dissi che ...
... stavolta volevo bere la sua sborra. Mi attaccai al suo cazzo e lo mollai solo quando lo sentii esplodermi in bocca. Durante l’accurata pulizia mi resi conto che gli stava tornando di nuovo duro. A Riccardo avevo detto che mi sarei limitata a un bel pompino con ingoio ma ora non potevo certo tirami indietro! Lo invitai a farmi il culo mentre mi era sopra. Lo fece divinamente. Stavolta senza Riccardo che lo osservava. Gli dissi pure di togliersi la maglietta così mi sarei gustata il suo petto e i suoi capezzoli. Mi sborrò in culo, mentre lo osservavo in viso. Come piace a me. Poco dopo se ne andò. Io chiamai il cornuto dicendogli che poteva tornare a casa. VENTUNO. I primi tempi dissi a Riccardo che probabilmente non me la sarei sentita di fare la zoccola nello stesso letto dove dormivamo noi. Nella stessa camera insieme ai comuni ricordi e a foto dei figli o dei nostri genitori. Il proposito durò qualche giorno. Tornando a oggi sono qualche centinaio i cazzi diversi che ho preso nel nostro letto. All’epoca però avere la disponibilità di fare la puttana quando ne avevo voglia mi fece alzare il tiro delle pretese. Volevo essere io a scegliere il porco di turno. I contatti li teneva sempre il cornuto ma prima di accettare esigevo di visionare il viso, dare una sbirciata al cazzo, al fisico, insomma un poco tutto. Se non mi convinceva lo respingevo, tanto avevo una lunga coda di pretendenti. Prese piede comunque l’idea di conoscerlo da bendata. Ancora oggi tre incontri su quattro ...