Che spesa - L'Intrusione!
Data: 03/11/2019,
Categorie:
Lesbo
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Marc442
... scopami forte" a quelle parole mi lasciai andare e iniziai a sbatterla, sentivo il suo clitoride sul mio pube ad ogni spinta, il suono del suo culo contro le piastrelle, il suo respiro sulle mie orecchie� mi staccai e uscimmo dalla doccia.Sempre tirandola per i capelli come l'ultima delle troie la portai sul divano dove il negro l'aveva scopata mi sedetti proprio come si era seduto il negro e la feci montare sopra. Iniziò a saltare sul mio cazzo con la stessa foga che aveva montato il negro. Ma volevo di più. La faci alzare un po' e la troia capì al volo. Impugnò il mio cazzo e se lo fece scivolare nel culo. Iniziò così ad impalarsi da sola prima piano poi sempre più veloce, mentre la sculacciavo, schiaffeggiavo i capezzoli li torturavo. Quanto più forte la colpivo tanto più veloce andava. La girai, e la feci sedere su di me, sempre con il cazzo in culo. Girandola da gran maiala non se l'aveva sfilato, ma si girò con il cazzo nel culo. Adesso era in piedi davanti a me ma abbassatasi con la testa in giù e con le mani ad allargare le natiche sedeva sul mio cazzo.Avevo una gran puttana sul cazzo né ero consapevole e questa cosa mi faceva impazzire. Vederla sedersi sul mio cazzo in quel modo aprendo le natiche con le mani...beh un panorama indescrivibile. I nostri corpi erano ancora bagnati dall'acqua.Iniziò ad andare il più veloce che poteva. Una puttana di prim'ordine. Si inculava ed apriva il culo meglio di un'attrice pornografica. Quelle fingono invece questa lo faceva ...
... davvero. Lo faceva perché era troia, puttana, maiala. Non perché fossi io o avessi qualità speciali. Chiunque facesse quello che avevo fatto io se lo sarebbe presa. Più cagna di cosi� tutti questi pensieri mi frullavano in testa mentre vedevo il mio cazzo sparire tra le natiche della maiala. Sentivo però il bisogno di prendere il controllo della situazione e di fotterla io. Così senza preavviso mi alzai facendola quasi cadere in avanti. Per fortuna l'afferrai prima che cadesse. La girai e la misi a pecorina come aveva fatto il negro. Le sputai sul buco del culo allargato all'inverosimile, presi le sue mani e gliele posai sulle natiche. Volevo vederla come prima, aprirsi il culo per me. Lo fece senza protestare. Anzi, la troia era contentissima di fare tutto ciò anche se si vedeva che era ormai sfinita. Ma volevo darle il colpo di grazia. Infilai il mio bastone duro di nuovo in quel culo. Volevo spaccarla come il negro, volevo distruggerla, romperla così da non potesse rialzarsi non dopo 15 minuti ma per una intera giornata. Dapprima iniziai a giocherellare con la troia, glielo infilavo fino alle palle ci davo dentro due tre colpi e poi lo tiravo fuori guardandole il culo aperto che pian piano si schiudeva. Poi ci sputava e lo affondavo di nuovo. La stavo usando come uno straccio, un oggetto per svuotarmi le palle. Era questo il vero sopra nome della troia, una svuota-palle. Iniziai a colpirla a sbatterla con tutte le forze che avevo. Iniziai a schiacciarla, contro i cuscini del ...