Padrone VIII
Data: 04/11/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Akai_, Fonte: xHamster
... cui ormai conosceva perfettamente la trama fine.Passò qualche istante, poi arrivò la voce di Padrone ad avvolgerla“Guardare al passato fa rimanere bloccati a ciò che non è più. Guardare al futuro è legarsi alla limitatezza della propria immaginazione. L'unica opzione è il presente. Dimmi, ti piace essere qui ed ora?”Rossana aveva alzato gli occhi e quella domanda le era stata posta fissandola dritta in faccia. Non pensò a come rispondere, lasciò che la bocca parlasse al posto suo“Sì… ma non è vivere alla giornata che ti permette di affittare un intero ristorante di lusso il sabato sera...”Ascoltò le sue parole come fosse una spettatrice, solo dopo si accorse che potevano risultare offensive, stava per piegare di nuovo la testa quando vide un sorriso sulle labbra di Padrone“Vivere il presente non significa arrivare fino al prossimo tramonto, significa sentirsi vivi in ogni singolo istante e fare ciò che si desidera, i frutti raccolti sono i più deliziosi. Su un'altra cosa ti sbagli, non ho affittato il ristorante. È mio.”Era affascinata da quell'uomo e da quelle parole. Continuava a sentirsi in soggezione ma allo stesso tempo si sentiva bene.La cena finì, il cameriere li accompagnò all'uscita dove trovarono l'autista ad aspettarli vicino alla macchina. Il nuovo, silenzioso, tragitto li riportò al punto d'origine, proprio sotto l'appartamento di Rossana. Come prima, Padrone la aiutò ad uscire dalla macchina e la prese sottobraccio, l'autista gli porse un pacchetto ed entrarono ...
... nel palazzo. Salirono dalle scale, sempre rispettando l'andatura di lei, lui aprì il portoncino e lo richiuse alle loro spalle lasciando le chiavi sul mobile lì vicino.Sempre in silenzio la accompagnò in camera da letto. Lei era un fascio di nervi, non sapeva cosa sarebbe accaduto ma allo stesso tempo si lasciava guidare senza fare resistenza alcuna. Si fermarono ad un passo dal letto e lui la fece girare. Erano davvero vicini, Rossana sentiva il calore del corpo di quell'uomo a pochi centimetri da sé, quando riuscì ad afferrare il coraggio per muoversi con le labbra verso di lui se lo vide quasi sparire dagli occhi. Si era accovacciato, lei lo guardò perplessa, poi lui posò delicatamente la mano sulla caviglia di lei che assecondando i suoi movimenti sfilò una scarpa e poi l'altra. Padrone tornò in piedi ed ora lo sguardo di lei vagava nella regione non ben definita tra le clavicole ed il collo di lui, ora sì che lo sentiva ergersi indefinitamente alto. La afferrò dalle spalle e la fece girare, con una mano le spostò i lunghi capelli da un lato e con l'altra afferrò la chiusura lampo e cominciò a farla scendere lungo la spina dorsale. Più che spogliarla sembrava accarezzarla attraverso la stoffa. Aperto completamente il vestito la aiutò a sfilare delicatamente le braccia dalle maniche, senza fretta, sfiorando appena la pelle tiepida di lei. Il vestito si afflosciò sui suoi fianchi e lui dolcemente lo fece scendere finché non cadde a terra.Rossana sentiva con tutta la pelle ...