1. Sogno o son desto?


    Data: 06/11/2019, Categorie: Lesbo Autoerotismo Autore: Annie, Fonte: RaccontiMilu

    Chiudo la porta di casa alle mie spalle e lentamente giro la chiave nella toppa. Lancio la borsa sul divano e mi sfilo le scarpe facendo perno con la punta di un piede contro il tallone dell'altro, poi le calze. Mentre cammino lungo il corridoio sbottono la camicia, la lascio scendere lungo le braccia finchè anche quella s'affloscia a terra delicatamente.Continuo a camminare in punta di piedi lungo il corridoio, le labbra s'increspano in un sorriso quando, adocchiando la porta del bagno la vedo socchiusa, scorgo la luce calda ed avvolgente provenire dall'interno e un piacevole calore si diffonde dalla stanza per la casa.Poggio le dita sul legno e spingo piano aprendo la porta. Indosso ancora gli shorts che immediatamente sbottono e sfilo in religioso silenzio lasciandoli cadere e ti guardo: sei immobile, nuda, distesa nella vasca piena d'acqua bollente, entrambe le gambe sollevate, le caviglie poggiate sul bordo ed i piedi che gocciolano acqua e sapone sul pavimento; hai gli occhi chiusi, respiri piano e le labbra si muovono suadenti canticchiando qualche canzone.Mi muovo verso di te, sgancio il reggiseno e lo appendo al portasciugamano mentre inclino il busto e mi avvicino al tuo volto leccandomi le labbra. Intreccio le dita dietro la schiena e rimango in silenzio ad osservare i tratti del tuo viso. Cerco mentre espiro di farlo piano, per non rivelarti la mia presenza. Poggio le labbra sulle tue, un bacio fugace.Tu non apri gli occhi, ti limiti a sorridere, fai scorrere la ...
    ... lingua tra le labbra e sai che mi fa impazzire. Sorrido con te, lasciva. Sfilo gli slip e li lascio cadere; entro di fronte a te nella vasca che oggi sembra più grande del solito.A gattoni mi avvicino, ti sovrasto fino ad occupare lo stesso spazio che tu già occupi, ma senza toccarti. Sei inerme, sembreresti morta se non fosse per i seni che s'alzano e s'abbassano seguendo il ritmo del tuo respiro e per quelle labbra impertinenti arcuate in un sorriso.Allungo il collo premendo di nuovo le labbra sulle tue e questa volta sfioro i contorni con la punta della lingua. Apri improvvisamente gli occhi, le pupille estremamente dilatate coprono quasi completamente le iridi nocciola; sollevi le braccia estraendo le mani dall'acqua, affondi la destra tra i miei capelli e con la sinistra mi accarezzi il viso. Lasci scivolare le gambe nell'acqua e tra le mie costringendomi a divaricarle maggiormente.Per non gravare con il mio peso su di te non posso che assecondarti e questo mi manda in visibilio. Ti allunghi verso di me e mi baci il collo stringendo i capelli tra le dita e tirando la testa indietro accentuando così la sporgenza del piccolo seno e delle clavicole sotto la pelle chiara. Soffoco un gemito quando le tue labbra scendono lungo il profilo del collo, seguono lo sterno e prendono una variazione impossessandosi del capezzolo sinistro. Lo mordi e lo lecchi e nel frattempo scivoli sotto di me. Passi al destro accompagnata da un mio mugolìo ed al contempo continui a tirarmi i capelli ...
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