LE AVVENTURE DI CLARY – SCAPPATELLA ESTIVA.
Data: 10/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: clary
Le avventure di Clary � Scappatella estiva.Salve a tutti i lettori, vi ricordate di me, Clary? Ormai è più di un anno che non pubblico più racconti, non perché abbia perso la voglia di scrivere, ma con l�età sia le mie voglie che le mie avventure si sono un po� diradate.Non crediate che sia diventata un cesso o una vecchia senza più stimoli, gli uomini mi guardano ancora (soprattutto il culo) e quando possono ci provano ancora, ma sono diventata più calma, più posata e mi godo una vita rilassata col mio compagno Mauro.Comunque eccovi pronte due avventure avvenute di recente: una quest�estate e l�altra qualche giorno fa.Cominciamo in ordine cronologico con l�estiva.Come ogni estate, nel mese di agosto, con Mauro ci siamo presi una ventina di giorni di vacanza al mare; sono anni che frequentiamo la stessa riviera, in Versilia, e lo stesso stabilimento dove ormai siamo ben conosciuti.Così anche la scorsa estate abbiamo affittato una villetta per goderci un po� di relax lontano dalla città; quest�anno, però, c�era una novità.Approfittando del fatto che è, finalmente, andato in pensione, Mauro ha soddisfatto un suo desiderio che covava da tempo: si è comprato una barca a vela.Niente di grande e vistoso, una barca di sette metri, ma con la quale può, finalmente, dare sfogo alla sua passione per il mare.Così, tutte le mattine, mentre io poltrivo a letto, lui si recava al porticciolo, dove l�aveva ormeggiata, per fare lunghe uscite in mare, fino all�ora di pranzo.Io, dopo essermi ...
... alzata, mi recavo alla spiaggia per crogiolarmi al sole ed aspettare il suo ritorno per mangiare insieme.Una mattina, avevo una gran sete, forse colpa della grigliata di pesce della sera prima, così andai al bar della spiaggia per bere qualcosa.Il bar non aveva tavolini, ma due lunghi tavoli con delle panche ai lati dove si sedeva tutti assieme.Quella mattina era molto affollato, così, dopo aver preso una bibita, mi sedetti all�unico posto libero, in mezzo ad un gruppo di ragazzi e ragazze che, a sentire i loro discorsi, erano in vacanza in un campeggio lì vicino.Come tutti i giovani ridevano e scherzavano, incuranti del fatto che facevano una tale confusione da disturbare palesemente la tranquillità di tante persone che volevano stare in pace.Erano indifferenti anche ai richiami del gestore del bar che li sgridava: �Ragazzi non facciamo casino, badate che altrimenti vi mando via.� � questo li calmava per qualche minuto e poi ricominciavano.Tra tutti, l�unico ragazzo tranquillo e taciturno, era seduto proprio di fronte a me, poteva avere massimo diciannove o venti anni, era calmo e sorridente, mi ero accorta che continuava a fissarmi e non staccava un attimo lo sguardo dal mio viso.Cominciavo a sentirmi un tantino imbarazzata, ma anche compiaciuta, come accade alle donne di una certa età quando sono oggetto dell�attenzione di un giovane.Quel ragazzo giovanissimo, chiaramente interessato a me, lo trovavo strano e molto insolito.Per un attimo mi sottrassi a quei suoi occhi ...