1. Bob ed io - Capitolo 2


    Data: 10/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Masturbazione Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... il mio sogno era su Bob!Mi alzai, feci una doccia, mi vestii ed andai in sala da pranzo per la tradizionale colazione della domenica mattina con biscotti e latte. Da quando il papà era a capo del Consiglio Pastorale andavamo presto in chiesa per permettergli di pregare con il parroco.Poi dovemmo aspettare circa 15 minuti perché papà partecipasse all’incontro, quindi andammo al ristorante per il pranzo. Penso che ci fosse tutta la chiesa!Finito il pranzo e mentre uscivamo il papà si fermò come sempre ad ogni tavola dove c’erano persone che conosceva. Finalmente riuscimmo ad uscire. Le mie guance dovevano essere rosse, con tutte quelle vecchie signore che le avevano pizzicate.Ritornammo a casa, papà si mise sulla sua poltrona e mamma sul divano, in breve si addormentarono. Poco dopo il telefono squillò.“Vado io!” Dissi correndo all’apparecchio.“P… pronto?”“Rob?”“Bob!” Dissi tentando di contenere l’eccitazione nella voce.“Chi è?” Chiese mamma dal soggiorno.“Solo il mio amico di scuola Bob.”“Non sai come è bello sentire la tua voce!” Dissi.“Anche per me. Mi spiace di non averti chiamato ieri sera, siamo tornati a casa dopo le dieci.”“L’avevo immaginato.”Parlammo per un’ora al telefono. Parlammo di tutto ciò che c’è sotto il sole. Ci dicemmo l’un l’altro i nostri segreti più nascosti. Lui mi parlò del divorzio dei genitori e di tutto quello che aveva passato la sua famiglia. Ci mettemmo d’accordo per incontrarci a pranzo lunedì a scuola.Dopo aver chiuso la comunicazione mi sentii ...
    ... molto meglio. Non vedevo l’ora di incontrarlo a scuola. Mi stavo innamorando di lui. La mamma notò il mio cambiamento di umore. Probabilmente pensò che fosse per qualcosa che ci eravamo detti con Bob.Il lunedì mattina seguente mi alzai presto, non riuscivo a dormire per l’eccitazione.La giornata sembrò passare ad un ritmo di lumaca. Ogni lezione sembrò durare un eternità, pensavo che l’ora di pranzo non sarebbe arrivata mai.Quando arrivò praticamente corsi in mensa in modo di essere il primo della fila.“Bob!”“Rob!”“Come stai?”“Alla grande!”“Anch’io.”Dopo avere ritirato il cibo, ci sistemammo in un angolo e ci affrettammo a finire il nostro pranzo, cinque minuti ed avevamo finito.“Vieni con me!” Disse lui afferrandomi un braccio.Mi condusse per un corridoio fino ad un vecchio deposito.C’erano due porte, Bob ne aprì una, mi fece segno di entrare, entrò dietro di me e chiuse la porta, ma non il saliscendi.Immediatamente fummo tra le braccia dell’altro, baciandoci, lamentandoci ed abbracciandoci. Le nostre mani scivolavano sul corpo dell’altro. Io misi una mano sulla sua protuberanza sentendola crescere. Lui mise la sua mano su di me ed anche il mio cazzo cominciò a crescere.Spostai la mano fino a trovare il bottone dei suoi jeans. Slacciai tutti i bottoni e raggiunsi la patta dei boxer finché non trovai il suo uccello duro. L’estrassi e cominciai a carezzarglielo, diventava sempre più duro nella mia mano. Anche lui sbottonò i miei jeans ed estrasse il mio pene dalle mutande.Ci ...