1. Rasputin il Mistico


    Data: 12/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kajira, Fonte: RaccontiMilu

    - Russia, San Pietroburgo. Inverno 1913 - Grigorij Efimovič Rasputin si trovava nella sua biblioteca personale nella reggia dello Zar Nicola II. Leggeva una copia di "Faust Bojan" seduto su una comoda poltrona con le luci soffuse delle candele che adornavano l'ambiente il mistico di corte si immergeva in una lettura di personale piacere dopo l' intensa giornata avvenuta. Rasputin viveva il suo momento d'oro: era la celebrit� del momento, l'unico che potesse curare il male del povero Aleksej, il figlio dello Zar. Inoltre la sua figura alta, con quella barba curata e fgli occhi magnetici potevano conquistare ogni tipo di nobile presente nell'Impero... E laddove il suo fascino non colpiva aveva la sua "arma segreta"... Il bussare alla porta lo fece destare dai suoi pensieri. Chi poteva essere in quest'ora tarda? - Avanti - rispose calmo, lasciando che la porta s'aprisse. Scivol� dentro la biblioteca una donna con il capo coperto, che fino all'ultimo si guard� le spalle prima di chiudersi la porta e sopirando il sollievo di non essere stata vista. Per Rasputin era impossibile non riconoscere quella figura dalle vesti regali. -Zarina Alessandra...- la chiam� piano, chiudendo il libro e alzandosi in piedi - Cosa vi succede? Come mai siete sveglia a quest' ora della notte? - L'aria sconvolta della zarina Alessandra incroci� lo sguardo penetrante dell'uomo davanti a lei. Trattenne il respiro alcuni istanti mentre si scopriva il capo e mostrava il suo meraviglioso crine scendere ...
    ... lungo le spalle, raccolto solamente in una morbida treccia. La donna indossa una vestaglia sfarzosa con i simboli dello zar, quindi dev'essersi svegliata durante la notte. - Rasputin...- mormor� mentre si strigeva lo scialle sulle spalle. Fuori l'inverno imperversava e l'unica cosa che scaldava era un caminetto che ormai stava per lasciare solo dei tizzoni ardenti. Il mistico notando il gesto dell' imperatrice si mosse per nutrire il fuoco con alcuni ceppi di legno. Restarono in silenzio, lei teneva lo sguardo fisso sul fuoco ma gli occhi scorrevano su qualcos'altro. Il suo peso nel cuore non riusciva a risalire e a formularsi in parole. Così Rasputin le indic� il sof� davanti alla poltrona e ella si sedette con movimenti meccanici, dovuti dalla tensione. - Perdonatemi l'ora tarda, Rasputin - finalmente parl�, mentre anche il suo interlocutore prendeva posto nella poltrona - Siete sempre impegnato in questa reggia che chiede continuamente il vostro aiuto... Immagino avreste preferito un po' di quiete questa notte. D' altronde dopo quello - e si port� una mano davanti alla bocca, irrigidendosi d'un tratto e volgendosi verso il basso a guardare le sue scarpe. Rasputin chin� il capo di lato e in cuor suo sorrise - Mia Signora, per me &egrave un onore poter servire questo regno stando al Vostro servizio... Ma - ora accavallando le gambe e poggiando i gomiti sui braccioli - Cosa vi turba di quello che &egrave successo? - Ella si volt� lentamente verso Rasputin, incrociando quello ...
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