1. La patente - 1


    Data: 13/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012, Fonte: Annunci69

    ... esclamai.
    
    “Si, per chi sappia apprezzare la sua grossezza!” replicò.
    
    “Credo proprio che io saprò apprezzarla, tesoro!” pensai tra me e me.
    
    Lo impugnai: Madonna mia, non riuscivo a chiudere il pugno per quanto era grosso.
    
    Mi misi in ginocchio sul sedile, al lato di Luciano, e mi abbassai sul suo ventre: dovetti spalancare completamente la bocca per poter imboccare la cappella!
    
    Con il cazzo di mio marito non avevo problemi a ingoiarlo completamente fino alle palle, mentre con quello di Luciano la cosa si presentava quasi proibitiva!
    
    Cominciai a pomparlo con gusto, cercando di imboccarne più che potevo, mentre con la mano gli accarezzavo e gli stringevo dolcemente e ritmicamente i coglioni.
    
    Luciano cominciò a gemere.
    
    “Dio mio, che bocca! Dio, come pompi, sei una meraviglia! Tesoro mio, non avrei mai pensato fossi così brava a succhiare il cazzo! Che dolce pompinara sei, tesoro! Dai seguita… sei stupenda!”
    
    Nel sentirmi chiamare “tesoro” e “dolce pompinara” sentii andarmi il sangue in testa.
    
    Intanto lui, mentre muoveva il bacino per spingermi il cazzo in bocca, con una mano mi accarezzava languidamente i capelli, mentre con l’altra si era insinuato tra le mie cosce per accarezzarmi la fica.
    
    Aprii le gambe per facilitargli il compito: appena sentii le sue dita entrarmi dentro mugolai come una porca!
    
    La fica sbrodolava che era una meraviglia: quel mega cazzo mi stava eccitando come non mai, ma non mi bastava il pompino, lo volevo nella ...
    ... fica!
    
    Non avevo alcuna intenzione di aspettare la fine dell'esame: quel cazzo me lo volevo gustare subito!
    
    Sollevai la bocca, baciai nuovamente Luciano e lo guardai.
    
    “Sei stato molto bravo a convincere il tuo amico, meriti molto di più di un pompino! Dai togliti i calzoni, tanto non c’è nessuno… dai, che questo cazzone lo voglio nella fica!”
    
    Luciano non credeva alle sue orecchie, ma non se lo fece ripetere due volte: si tolse i calzoni mentre io mi tolsi la gonna.
    
    Fissavo il suo cazzo estasiata: gli andai sopra a cavallo, afferrai quella meraviglia, me la appuntai sulla vagina e piano piano cominciai a scendere con il bacino.
    
    Sentii la fica aprirsi più che poteva per ricevere quella bestia: sentii il cazzo piano piano guadagnare terreno, centimetro dopo centimetro cominciò a penetrarmi nel ventre!
    
    Luciano intanto mi aveva afferrato le natiche e mi teneva la fica aperta per facilitare l’introduzione, mentre io gli avevo gettato le braccia intorno al collo e lo tenevo stretto a me, mentre lo riempivo di baci, gli leccavo il viso come una cagna, gli mordevo le labbra, gli baciavo il collo e gli sussurravo frasi oscene per farlo impazzire!
    
    “Che meraviglia di cazzo hai angelo mio, mi stai squarciando la fica! Uhmmm! Che delizia sentirti dentro: me l’hai riempita… non me la sono mai sentita così piena di cazzo in vita mia!”
    
    Seguitai a scendere sempre più giù, piano piano, finché non riuscii a infilarmelo tutto dentro: Dio santo che goduria!
    
    Cominciai a muovere ...
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