1. Storia di lei, storie di noi


    Data: 14/11/2019, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    Storia di lei, storie di noiLo squallore del posto contrastava con la bellezza di lei, chiaramente fuori luogo.Questo pensavo guardandola.Sulla trentina, ben vestita, sguardo assente.Non parlava e aveva smesso di piangere già prima che io arrivassi.Le calze rotte e il vestito sporco, lasciavano capire il dramma che era stato vissuto in quel luogo dimenticato da Dio.Mi avvicinai, cercando d'incrociare il suo sguardo spento senza ottenere un ricambio;- Tranquilla, &egrave tutto finito, abbiamo preso il bastardo che l'ha importunata.Per la prima volta ebbi modo di incontrare il suo sguardo, la luce era tornata;- Non mi ha importunato, mi ha violentata!Cercai di non guardare il seno ancora indecentemente scoperto;Le allungai la mano per aiutarla a tirarsi su e le diedi la mia giacca logora per coprire il suo corpo ancora scoperto;- Venga, salga in macchina, ho bisogno di sapere cosa &egrave successo esattamente...- Per che, non si capisce?- Si, certo, ma, ho bisogno di capire come sia riuscito a portarla in questo posto malfamato.- Oh, &egrave stato molto persuasivo, mi ha messo un coltello sotto la gola e mi ha detto che avevo delle labbra spettacolari, che era sicuro che gli avrei fatto un pompino da favola.La ascoltavo dispiaciuto, non era la prima volta che andavo a soccorrere una donna violentata e non sarebbe stata l'ultima.- Dove l'ha incontrato?- Alla fermata dell'autobus.Aspettai che continuasse;Vidi chiaramente che tornava con la mente ai ricordi di quei momenti;- Non ...
    ... vado mai in autobus, ma, stamattina quella maledetta macchina non ne ha voluto sapere di partire, avevo fretta, ero già in ritardo sulla riunione della banca, il bus non arrivava mai, così, quando quel bastardo si &egrave fermato con la sua macchina di merda e mi ha chiesto se volevo un passaggio, non ci ho pensato tanto e sono salita.- Continui, la prego.- Sono una cretina...mi sono comportata come una vera cretina, che stupida...Aspettavo in silenzio che andasse avanti nel racconto, guardandola con occhi mortificati, la brutta sensazione di essere colpevole, per che uomo.- Quando ho capito che non mi stava portando alla mia banca, ho cercato di farmi sentire, ma lui ha tirato fuori un coltello sbattendomelo sotto il viso, mi ha detto di stare zitta e di seguire i suoi ordini.Una lacrima scendeva per inerzia a bagnare le labbra durante il racconto.- Col coltello &egrave sceso sulla gonna sfiorandomi le calze e l'ha tirata su fin che poteva, ero letteralmente paralizzata, ho avuto paura di morire...Continui...- C'&egrave poco da continuare, ho fatto quello che mi ha chiesto in macchina e ho cercato di reagire quando ho capito che non si sarebbe accontentato.- Mi dispiace...- Anche a me, ho pensato che se l'avessi accontentato nella sua richiesta, mi avrebbe lasciata andare e pensi che stupida che sono, ho pensato che avrei fatto ancora in tempo a partecipare alla riunione in banca, stavo facendo un pompino a uno sconosciuto bastardo e ho avuto un pensiero del genere...- Sono ...
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