Le mie storie (59)
Data: 14/11/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Masturbazione
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
La settimana con il mio giovane amico passa veloce con lui che di tanto in tanto mi manda dei messaggi, quasi tutti piuttosto espliciti, nei quali mi chiede di soddisfare le sue fantasie. Io dall'altra parte cerco di rallentare i suoi entusiasmi, ma nello stesso tempo, senza dirglielo, sono contenta di poterlo farlo felice (nei limiti delle mie possibilità di quarantenne). Così le giornate trascorrono veloci in attesa dei nostri incontri che quasi sempre avvengono il weekend quando io sono finalmente libera e lui si prende una pausa dallo studio. Sabato scorso eravamo rimasti d'accordo che sarebbe passato da me la domenica mattina, munito di colazione, per una domenica delle palme piuttosto erotica. Così ad ora di cena mi lascio convincere da un paio di amiche a prendere qualche cosa ai baretti giù a chiaia. Mi vesto un po' alla buona, con una gonna a jeans e una maglia pesante con il giubbino sopra. Sotto decido di mettere i collant perché nonostante durante il giorno sia praticamente estate, la sera c'è un'escursione termica incredibile, sembra di essere in inverno. Naturalmente le mie amiche sembrano non avvertire questo freddo, e senza nessun problema si presentano come al solito "da rimorchio". Verso le undici decido di tornare a casa approfittando della funicolare ancora in funzione; saluto la compagnia e mentre mi avvio con passo spedito (per così dire) mi arriva un messaggio sul cellulare "sei a casa?" Gli rispondo di no, che sono uscita. Lui ribatte "mia madre mi ...
... ha incredibilmente dato la macchina, non muoverti ti vengo a prendere..." neanche il tempo di tornare indietro dalle mie amiche che mi sento bussare. Vedo il suo sorriso e la stanchezza che si era impadronita di me già da un po' di tempo, mi passa d'un botto. "Sali che ho voglia di te" mi dice allungandosi e aprendomi la portiera. Io sorrido e con la mano gli faccio segno di stare calmo, ma naturalmente lui non mi dà neanche lontanamente ascolto e appena mi siedo mi ficca la lingua in bocca e la mano tra le cosce. Viene interrotto dai clacson delle macchine che devono passare, io cerco di riprendermi dal saluto e timidamente gli dico "mi accompagni a casa?" Lui mi guarda con quell'aria da furbetto che mi fa letteralmente impazzire e mi dice "ma come, riesco a farmi dare la macchina da mia madre e vuoi andare già a casa?' Mentre finisce la frase imbocca la tangenziale. Io ribadisco che non vorrei fare tardi anche perché indomani mattina lo aspetto a casa con i cornetti (e la verdura, che è stata la protagonista dei nostri scambi di messaggi a proposito delle sue fantasie). Mi promette che a mezzanotte sarò a letto anche perché, più tardi deve andare a prendere la madre ad una cena. Usciamo a fuorigrotta, prende un paio di strade un po' appartate e poi si ferma. Io intanto mi sono tolta il giubbino. Lui mi dice di andare dietro che siamo più comodi (effettivamente la macchina della madre è un suv enorme); mi siedo sopra di lui e cominciamo a baciarci... le mie labbra lentamente ...