1. A laura 2


    Data: 15/11/2019, Categorie: Lesbo Autore: Abbraccio

    Pochi attimi per riprendere fiato e le labbra calde di Laura già avevano riacceso la mia voglia. Ma la afferrai e la tirai su verso il mio viso. Volevo di nuovo quelle labbra sulle mie.
    
    In quel momento presi coscienza che eravamo stese sul mio tappeto... quasi mi veniva da ridere.
    
    Allora la feci alzare ed io con lei. Senza interrompere quel bacio. A labbra leggere, bocche aperte e lingue giocose intrecciate.
    
    Io ero nuda, ma lei era ancora vestita. Perciò una volta una di fronte all'altra mentre ancora quel bacio si protraeva, iniziai lentamente a far scivolare dal suo corpo stupendo ogni capo. Sbottonai la camicetta che scivolò scoprendole le spalle ed esponendo ai miei occhi il suo bel seno celato da un reggiseno in pizzo viola. La carne scura dei capezzoli traspariva dalle trame. Pareva volesse uscire attraverso. Ne toccai dolcemente le parti che restavano scoperte e sentii che si indurivano sotto le mie carezze. Staccai le mie labbra dalla sua bocca e leccandole avidamente ogni centimetro di pelle che si trovava nel percorso in discesa su quel corpo giunsi sul pizzo, fino a mordere il duro capezzolo.
    
    Denti che gustarono senza stringere, e la mia lingua già cullava la superficie trattenuta, e la mia bocca già succhiava... un timido gemito.
    
    Le mie mani spinsero la camicia fino a farla cadere. Poi feci scendere le spalline del reggiseno. Ma senza slacciarlo. Presi il seno che già stavo leccando fra le mani. La lingua abbassò il bordo di pizzo e libera ...
    ... scivolò prima sull'aureola poi titillò il capezzolo inturgidito. Finì di nuovo fra i denti stretti, come a volerlo tirare...
    
    Le mani e la bocca si spostarono sull'altro seno. Stesso trattamento. A Laura sfuggi un secondo incoraggiante gemito di piacere. La testa indietro. Gli occhi socchiusi. Le sue mani fra i miei capelli.
    
    Le slacciai il reggiseno e lo lanciai lontano.
    
    Leccai e divorai le sue mammelle fantastiche mentre le mie mani si spostarono ad accarezzarle la schiena, per poi riunirsi sotto al petto e scivolare giù, a pollici uniti e palmi aperti. Fino all'ombelico. Più giù ancora. Abbassando il bordo elastico della sua gonna, assieme a quello delle calze. La mia bocca scese e leccai il suo ombelico. Stavolta stette a me restare inginocchiata mentre con le mani feci scivolare i suoi vestiti. Restò solo con lo slip di pizzo viola coordinato. Notai... bagnatissimo. Il tessuto metteva in risalto le pieghe della sua fessura. Appoggiai delicatamente la punta della lingua dove si intuiva potesse essere l'apice del suo piacere e lo stuzzicai un po' con estrema dolcezza, prima di spostare di lato il bordo dello slip e leccare avida le sue pieghe, una ad una, cominciando da quelle esterne e passando a quelle interne. Senza però tornare sul suo bottoncino. Chiuse gli occhi e divaricò leggermente le gambe... per agevolarmi. Riuscii a partire dal punto di unione col perineo. Mi godetti ogni millimetro di quella pelle curata e vellutata. Anche lei perfettamente e completamente ...
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